Contante sospetto: la Banca può chiudere il conto corrente immediatamente e bloccare i soldi 

È sufficiente il sospetto di un utilizzo illecito dei contanti affinché gli istituti bancari blocchino i conti correnti ed i soldi depositati? Ecco la decisione del Senato.

La questione riguarda in particolar modo le presunte attività di riciclaggio: quando il titolare di un conto corrente bancario effettua numerose, frequenti e costanti operazioni che riguardano l’uso di contante, ecco che gli istituti si insospettiscono e, con l’obiettivo di evitare problemi di tipo fiscale come ingiunzioni e accertamenti, in casi simili spesso procedono con il blocco del conto corrente.

Basta il sospetto da parte delle banche di un uso illecito del contante per chiudere il conto? Ecco le decisioni del Senato
Un eccessivo utilizzo del contante può indicare la presenza di attività illecite di riciclaggio – LaMiaPartitaIVA.it

Tuttavia, chiaramente non sempre un utilizzo frequente e costante del contante è esercitato in modo illecito da parte del titolare del conto: basti pensare all’abitudine diffusa in particolare tra gli anziani di preferire il contante alle carte e dunque di prelevare cifre anche importanti con assiduità, oppure alle attività imprenditoriali dedicate alla compra-vendita dell’oro, dove prevale lo scambio di danaro liquido.

Quindi da un lato le banche che cercano di tutelarsi, perché se non procedessero con le segnalazioni delle operazioni sospette verrebbero considerate corresponsabili, e dall’altro numerosi correntisti che preferiscono usare il contante ed in forma legittima e lecita ma che si vedono bloccare il conto. I quali spesso cambiano banca, per poi però ritrovarsi ancora nelle stesse circostanze. Ecco quindi che è intervenuto il Senato: vediamo come.

L’emendamento al disegno di legge “Asset”: cos’è e cosa comporta

Un emendamento al disegno di legge 104 del 2023, battezzato “Asset”, ha cercato quindi di risolvere il problema. È stato approvato dalla VIII Commissione del Senato ed impone alle banche di non escludere i soggetti ad alto rischio dall’offerta di servizi bancari in modo generalizzato ed a priori.

Basta il sospetto da parte delle banche di un uso illecito del contante per chiudere il conto? Ecco cosa ha deciso il Senato
L’emendamento è stato approvato dalla VIII Commissione del Senato – LaMiaPartitaIVA.it

Per mitigare il rischio di antiriciclaggio, infatti, la banca dovrà munirsi di una cosiddetta “diligence” dedicata, che analizzi accuratamente i casi e, in base alle analisi svolte, valuti dunque l’opportunità o meno di terminare oppure di non intraprendere il rapporto bancario con il cliente nei confronti del quale siano state compiute le verifiche. Il tutto, appunto, abbandonando la modalità preventiva e generalizzata applicata fino ad ora.

Ciò quando per la prima volta in Italia si è registrata una diminuzione dell’utilizzo del contante, con una contrazione rispetto a versamenti ed a prelievi relativamente alle attività dell’anno 2020. Tuttavia, le azioni sospette sono invece aumentate: nel primo semestre del 2023, infatti, hanno registrato un più 4,7%, in particolare per quanto riguarda gli istituti bancari e Poste Italiane. 

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