Agenda Letta: 314 euro per fare bingo!

Dunque, sospensione dell’Imu a giugno sulla prima casa. Costo 2 miliardi. Se fosse confermata a dicembre, costo 4 miliardi di euro nel 2013. Sospensione dell’aumento dell’Iva dal 21 al 22% previsto per il primo luglio, costo 2013 altri 2 miliardi. E siamo almeno a quattro. «Prima priorità la riduzione del costo del lavoro» (ma allora perché è solo il quinto punto affrontato nel discorso di insediamento? E perché poi ha parlato solo di assunzioni e non di lavoro autonomo?). Costerebbe quest’anno almeno 3,8 miliardi secondo le stime più “leggere” a cui vanno aggiunti gli 1,5 miliardi per il rifinanziamento urgente della cassa integrazione. Totale 5,3 miliardi, ma alcuni economisti parlano di più di 6. In aggiunta ci sarebbe il “reddito di cittadinanza” (o qualcosa del genere) almeno per i disoccupati con famiglie numerose a carico, impossibile capirne l’impatto economico finché non vengono definite meglio prestazioni e ambito di applicazione (ma c’è chi parla già di una decina di miliardi almeno), e un tampone al problema esodati, che improvvisamente stamattina, fra i 65 mila stimati dalla Fornero e i 350 mila denunciati dalla Cigl, si scoprono (per il nuovo governo) essere 130 mila, su che basi non si sa.

Al netto dei tagli promessi dei costi della politica, rimane un pozzo di soldi da trovare. 10 o 12 miliardi subito. 200 euro a testa per ogni cittadino italiano. Ma qualche commentatore comincia a parlare di cifre più consistenti, fino a 19 miliardi, 314 euro a testa. Tutti d’accordo che l’agenda Letta ha degli spunti positivi interessanti, soprattutto se riuscirà ad attenuare un po’ il soffocante clima di rigore. Ma il conto da pagare non sarà un po’ troppo salato?  Molti italiani se lo chiedono con una certa preoccupazione.