Ma che Patria è questa?
Leggo che lo Stato italiano ha un debito verso i fornitori di 95 miliardi di euro.
Una cifra immensa. Mi verrebbe da dire immonda. I cittadini lavorano per la propria Nazione e in cambio ricevono pernacchie da uno Stato moroso e approfittatore.
Che sia moroso non vi è alcuna ombra di dubbio. Che sia un approfittatore dovrebbe essere ben chiaro perché, quando si tratta di prendere, li vuole tutti e subito, senza dare nessuna possibilità di compensare, nemmeno in parte, fra quello che deve avere e quello che deve dare. Se poi paghiamo in ritardo ci applica interessi enormi.
Anche la nostra azienda deve ancora avere da una regione italiana soldi per servizi prestati nel lontano settembre 2011. Quando abbiamo l’ardire di chiedere notizie sul pagamento, ci rispondono che è tutto bloccato e che non ne hanno la più pallida idea.
Vorremmo davvero poter far lo stesso al momento di pagare le nostre tasse.
Con la sua morosità lo Stato sta mettendo in ginocchio migliaia di aziende e di conseguenza sta mettendo nei guai centinaia di migliaia di lavoratori. Per non parlare del danno mostruoso che si fa all’intera economia sottraendo quei 95 miliardi di euro al circuito degli investimenti e dei consumi. Uno scandalo che vede l’Italia essere duramente condannata dalla Comunità europea e fregarsene alla grande.
Vengo anche a sapere che a Roma, nella regione che sotto la governatrice Polverini (oggi deputata del Pdl) si è macchiata delle peggiori mostruosità e ruberie, una donna incinta che vuole fare una ecografia per controllare la salute della creatura che porta in grembo deve aspettare non meno di 3-4 mesi. Deve cioè correre il rischio di sapere fuori tempo massimo se la sua creatura ha problemi seri.
Segnali di una inciviltà che non dovrebbe appartenere a una Patria degna di questo nome.