Perché Monti non merita il nostro voto

Lo scandalo Monte dei Paschi sta pian piano facendo venir fori il maleodorante intreccio tra potere politico e banchieri senza scrupoli.
Mentre viene fuori questo intreccio tutti fanno a gara nel dire che non c’entrano nulla.
Lo spettacolo è pietoso.
Fa pena Vedere Bersani che nega ogni coinvolgimento del suo partito quando tutti sanno che proprio il suo partito ha per decenni controllato la banca attraverso il comune di Siena e la Fondazione Monte Paschi.
Tutti sanno che questo controllo ha permesso, quando la banca era ben gestita e produceva ricchi utili, di dispensare una enorme quantità di danaro a potenti amici, sempre che fossero da quella parte politica.
Un uomo vero e con gli attributi al posto giusto prenderebbe la palla al balzo per dichiarare che in passato il partito ha commesso gravi errori e che però è arrivato il momento di girare pagina. Invece si nega l’evidenza.
Il guaio è che in questo panorama politico di uomini veri con le palle se ne vedono davvero pochi.
Compreso il professor Monti che sul tema Monte Paschi di Siena ne ha combinata una davvero inaccettabile.
Ha infatti presentato nelle sue liste in Toscana un certo Alfredo Monaci che è stato consigliere di amministrazione del Monte Paschi di Siena dal 2009 al 2012, periodo nel quale Mussari e i suoi consiglieri di amministrazione hanno perpetrato le peggio cose a danno della banca e dei risparmiatori.
A conferma del fatto che tra il professor Monti e un certo sistema bancario italiano esiste un fortissimo e preoccupante legame, Alfredo Monaci è stato candidato in una posizione che gli garantisce l’elezione al parlamento se il movimento del professore dovesse ottenere un buon risultato a livello nazionale.
Mi ripugna l’idea che uno come Alfredo Monaci (o qualunque altro consigliere di amministrazione MPS di quel periodo) possa sedere nel parlamento del mio Paese.
Per questo, con assoluta certezza, la formazione politica del professor Monti non avrà il mio voto.
E spero non abbia il vostro.