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Fondi e polizze, vediamo chi ha reso di più negli ultimi 10 anni

Pensioni integrative 19 Dicembre 2012

Non più del 3-3,5% netto ogni 12 mesi. Non è particolarmente esaltante il rendimento messo a segno negli ultimi 10 anni dai fondi e dalle polizze previdenziali, cioè i prodotti finanziari che hanno il compito di costruire una pensione di scorta per milioni di italiani. Si tratta comunque di un guadagno superiore al tasso di inflazione che, tra il 2002 e il 2012, in Italia è stato di poco inferiore al 2,2% all’anno. I soldi investiti nelle polizze e nei fondi pensionistici (almeno in quelli che hanno reso di più), sono stati dunque protetti dall’aumento dei prezzi al consumo che, periodicamente, erode il potere di acquisto dei risparmiatori.

 

Chi ha reso di più in 10 anni 

Tradotto in cifre, chi ha investito per un decennio almeno 100 euro al mese in alcuni prodotti previdenziali, oggi avrebbe maturato un capitale attorno ai 14-15mila euro, su un totale di 12mila euro versati. Purtroppo, però, va ricordato che non tutti i fondi e non tutte le polizze si sono comportati allo stesso modo. La soglia del 3% all’anno di rendimento è stata superata infatti soltanto dai prodotti più redditizi, i cui nomi sono riportati nelle tabelle in fondo all’articolo. E allora, sorge spontaneo un interrogativo: cosa deve fare chi ha scelto in passato una polizza o un fondo che hanno guadagnato molto meno? Probabilmente, deve prendere in considerazione l’idea di cambiarlo per acquistarne un altro, trasferendovi il capitale accumulato finora. Tuttavia, prima di fare una scelta di questo tipo, occorre tenere a mente alcune avvertenze importanti. Innanzitutto, va detto che molti strumenti previdenziali sono nati soltanto di recente (cioè negli ultimi 3 o 5 anni) e hanno bisogno di un po’ più di tempo (almeno un decennio) prima di essere giudicati. Inoltre, non bisogna dimenticare che la previdenza integrativa è ormai un universo variegato e complesso che include al proprio interno tante categorie di prodotti.

 

Scegliere la linea giusta

Ci sono per esempio i fondi azionari, che investono prevalentemente sui titoli quotati in borsa, e ci sono i fondi obbligazionari o garantiti che, invece, hanno un profilo più rassicurante e investono in bond di alta qualità o in titoli di stato di breve scadenza. Non mancano inoltre i prodotti “ibridi”, che hanno un portafoglio equilibrato, suddiviso tra azioni e obbligazioni. La scelta di ogni prodotto dipende dalle preferenze del singolo investitore e dalla sua disponibilità a rischiare. I fondi azionari, infatti, hanno dei rendimenti molto altalenanti nel tempo (legati agli alti e bassi delle borse) ma, nel lungo periodo, hanno buone possibilità di garantire guadagni superiori a quelli dei titoli di stato e delle obbligazioni. Per questo, i prodotti che investono in azioni vengono consigliati soprattutto ai lavoratori più giovani, che hanno ancora una lunga carriera di fronte a sé (cioè almeno 20 o 30 anni di contributi da versare prima della pensione). Le linee d’investimento meno rischiose, invece, devono essere scelte preferibilmente dai lavoratori più vicini alla data del pensionamento, (cioè con meno di 10 o 15 anni di contribuzione) che vogliono mettere al sicuro il proprio capitale maturato nei decenni passati.

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