Carmassi (Pd): “Lavoratori autonomi come start up”

“Stiamo ragionando sulla proposta di prevedere, dal punto di vista della percentuale destinata alla Gestione Separata, una fase di avvio più graduale a favore delle nuove Partite Iva. L’idea che un lavoratore autonomo apra una partita Iva e che, solo per questo, debba poi essere tartassato non sta in piedi”. Lo afferma Cecilia Carmassi, responsabile lavoro del Partito Democratico, che conosce bene il popolo delle partite Iva: lei stessa è titolare di una ditta individuale nel settore del turismo in Toscana.
Per sostenere i lavori autonomi, occorre, a suo parere, per prima cosa agevolarli nella fase di start up: «Nell’avviamento i singoli professionisti affrontano costi certi a fronte dell’incertezza degli incassi. È vero che i contributi Inps non sono tasse ma versamenti per la posizione previdenziale, che però va costruita sulla base della posizione economica raggiunta». Quanto all’aumento della percentuale di contribuzione al 28% e poi al 33%, Carmassi non usa mezzi termini: «L’innalzamento va bloccato».