Niente governo? Il conto è servito: 33 miliardi
Le festività pasquali non ci hanno risparmiato il pietoso spettacolo di una politica intenta solo a litigare e a scambiarsi accuse reciproche invece di pensare all’interesse del Paese. Passate le feste continuiamo a non avere un governo e, peggio ancora, non abbiamo nessuna prospettiva di averne uno in tempi rapidi. Allora, quanto costa all’Italia non avere una guida politica?
Hanno provato a fare due conti alcuni economisti del sito la voce.info (Matteo Alessi, Stefano Di Colli e Juan Sergio Lopez). I risultati sono sconcertanti. Prima di tutto per gli effetti sul maledetto spread con i bund tedeschi, che secondo stime effettuate sui modelli delle principali banche europee armonizzati da Bloomberg in caso di un governo politico che entri in carica nei prossimi mesi potrebbe scendere strutturalmente sotto i 300 punti a fine primavera, in caso di nuove elezioni potrebbe rimanere ampiamente sopra i 400 almeno fino al 2015. In questo caso, sempre secondo la voce.info, in poche settimane i rendimenti dei titoli di Stato salirebbero rapidamente come nella fase che aveva preceduto la caduta del governo Berlusconi nel 2011. L’aumento dei rendimenti sui titoli di Stato provocherebbe un peggioramento della spesa per interessi stimato tra lo 0,1 e lo 0,2% del Pil nel 2013: fra un miliardo e mezzo e 3 miliardi di euro di interessi “bruciati”. Per fare un paragone il “risparmio” ipotizzato dai grillini con il taglio delle spese della politica quest’anno è di 43 milioni, quello che deriverebbe dall’abolizione dei contributi all’editoria fra i 90 e 120 milioni, complessivamente meno del 10% dell’aumento della spesa per interessi.
Ma non basta, perché il maggior costo del debito restringerebbe le già scarse possibilità di manovra per le misure in favore della crescita con un’ondata di ulteriore incertezza e sfiducia per gli investitori esteri, per i consumatori e le imprese nazionali. L’impatto negativo complessivo è stato stimato in circa lo 0,8% di Pil in meno nel 2013 e nel 2014 (12 miliardi all’anno) e lo 0,6% (più di 9 miliardi) nel 2015, quasi 3 punti percentuali di disoccupazione in più in 3 anni e una crescita del debito pubblico rispetto al Pil di oltre l’8% entro il 2015.
Risultato: non avere un governo ci costerà almeno 33 miliardi nei prossimi 2 anni e mezzo.
A parte qualsiasi giudizio su chi sembra ben felice di questo situazione sostenendo che si può andare tranquillamente avanti anche senza governo, c’è da notare che la cifra è pericolosamente vicina ai 40 miliardi di debiti della Pubblica Amministrazione che il dimissionario governo Monti ha promesso di restituire alle imprese per rilanciare l’economia di cui parliamo anche in altre parti di questo sito.