Addio regime dei minimi, la Legge di Stabilità se li porta via
Altro che proroga. La Legge di Stabilità spazza via i minimi e potenzia il forfetario, che diventa il solo regime agevolato per le partite Iva. Per i primi cinque anni il nuovo forfetario incorporerà in un certo senso i vecchi minimi, che non saranno più applicati fino a 35 anni.
Per i primi cinque anni il nuovo forfetario incorporerà i vecchi minimi
che non saranno più applicati fino a 35 anni.
In più vengono innalzate le soglie annue di ricavi per accedere al regime di vantaggio: il ritocco è di 10.000 euro per tutte le categorie, eccetto i professionisti che vedranno raddoppiare la soglia da 15.000 a 30.000 euro.
Resta solo il forfetario
Fino a quest’anno era previsto che chi avesse scelto il forfetario avrebbe potuto abbattere per i primi tre anni il reddito di un terzo, applicando così un’imposta del 10% anziché del 15% . Dal prossimo anno invece sarà applicata una percentuale di tassazione del 5% per i primi 5 anni di attività: la stessa dei vecchi minimi, ma senza l’estensione fino al compimento dei 35 anni. Dal sesto anno in poi in caso di permanenza nel regime agevolato (cosa possibile senza limiti di tempo a patto di non superare la soglia dei ricavi) si applicherà l’aliquota ordinaria di tassazione sostitutiva del 15%.
Chi ha applicato il forfetario per la prima volta nel 2015,
potrà godere dell’aliquota del 5% per i prossimi 4 anni, dal 2016 al 2019.
Niente proroga per i minimi
Non è stato più prorogato il caro vecchio regime dei minimi. Le nuove partite Iva non potranno più sfruttarlo (di fatto però l’agevolazione della tassazione del 5% viene assorbita dal forfetario), mentre coloro che stanno ora sfruttando questo regime potranno continuare a fruirne fino alla sua naturale scadenza: i primi cinque anni o il compimento del trentacinquesimo anno di età.
Per quanto riguarda l’accesso al nuovo regime forfetario, sarà possibile godere del vantaggio se nell’anno precedente sono stati percepiti redditi di lavoro dipendente e assimilati di ammontare non superiore a 30.000 euro.
Nulla di fatto sull’Irap
Infine il disegno di legge di Stabilità per il 2016 non ha chiarito nulla in materia di Irap. In particolare non è stata definito in maniera precisa il concetto di autonoma organizzazione, che come è noto rappresenta lo spartiacque per il pagamento o meno del tributo. L’unica novità concreta è stato l’aumento delle detrazioni per i soggetti “minori”, tra cui rientrano anche le piccole partite Iva. In particolare fino a una base imponibile di 180mila euro la detrazione annua sarà di 13mila euro.
Fino a una base imponibile di 180mila euro la detrazione annua
sarà di 13mila euro.
Ennesima occasione sprecata per chiarire meglio l’applicazione di un’imposta davvero spinosa.