• Home
  • Startup
  • Fatturazione
  • Fisco
    • Tasse
    • Agenzia delle Entrate
    • INPS
  • Tecnologia
  • Attualità
    • Notizie
    • Opinioni
    • Leggi e regole
La Mia Partita IVA • News • Senza Ordine • Ma la riforma del lavoro autonomo serve a qualcosa?

Ma la riforma del lavoro autonomo serve a qualcosa?

Senza Ordine 19 Marzo 2013

«Non chiamatela riforma», ha esordito il giuslavorista Adalberto Perulli, docente a Venezia, «perché non riforma un bel niente. Caso mai si occupa di materie professionali che prima non erano normate, i cosiddetti Professionisti 2.0 che hanno come tratto comune quello di voler essere autonomi (dunque non precari costretti ad aprire una partita Iva) e di non fare capo a professioni con un ordine o albo professionale riconosciuto per legge. Con questa norma hanno un riconoscimento parziale che sembra “scimmiottare” la disciplina degli ordini senza introdurre però né l’esame di Stato né l’obbligatorietà di iscrizione.  Con una novità in più rispetto alla definizione dei professionisti data dal codice del consumo: riguarda non solo i lavoratori autonomi e gli imprenditori ma anche i lavoratori dipendenti, creando potenzialmente non poche confusioni. E un solo obbligo: citare sempre la norma nei contratti. Il professionista dovrà sempre dichiarare di essere tale “ai sensi della legge numero 4 2013”».

Qualche dubbio, sull’efficacia della legge, lo aveva già espresso la padrona di casa, Roberta Semenza, sociologa del lavoro dell’Università Statale di Milano (dove si è tenuto il dibattito), dicendo che «i casi sono tre: c’è chi sostiene che questa legge è meglio di nulla, perché riconosce ufficialmente delle figure professionali che prima non lo erano e le associazioni che le rappresentano. C’è chi dice che questa legge è dannosa perché in realtà non tocca i problemi principali delle categorie interessate e sembra disegnata per dare protezione non al professionista ma al suo cliente o committente, considerato sempre “parte debole” anche quando non lo è affatto (per esempio se si tratta di grandi aziende o della Pubblica amministrazione). Infine ci sono molti che sostengono che questa legge non cambia nulla, dunque è inutile». Alla fine della serata di discussione, chiudendo i lavori, Renata Semenza ha ammesso che «non ho certo le idee più chiare rispetto a prima della discussione».

 

Partigiani e ribelli

Il maggior sostenitore della norma, nella discussione, è risultato Giuseppe Lupoi, presidente del Colap (Libere Associazioni Professionali), che ha detto che con questa legge assumono dignità professionale categorie che prima non erano riconosciute, che è giusto che anche i dipendenti possano far parte delle categorie professionali perché questo avviene anche in molte professioni “ordinistiche” (architetti, ingegneri, giornalisti, medici, eccetera) e che il riconoscimento delle associazioni di rappresentanza (a cui associarsi non è però obbligatorio) e in particolare delle associazioni di secondo livello consente di avere maggior peso politico. La maggior denigratrice è stata Anna Soru, presidente di Acta (Consulenti Terziario Avanzato) che vede  questa norma come «un contentino che rischia di bloccare le azioni legislative in favore delle maggiori tutele di cui la categoria ha bisogno». Con in più una sostanziale confusione quando parla di certificazione di qualità dei processi di alcune attività professionali (norme Uni e Iso 9.000) che per altre sono impossibili. «Allo stato attuale anche una cartomante può definirsi professionista ai sensi della 4/2013 senza tema di essere smentita».

Punti clamorosamente assenti dalla legge: garanzie e tempi di pagamento per i professionisti, un welfare (sussidi di disoccupazione, pensioni), un quadro deontologico chiaro come hanno ricordato Davide Imola, responsabile nazionale professioni della Cgil e Sergio Bologna, esponente di Acta e per lungo tempo docente di storia del lavoro in diverse università italiane.

Insomma, una legge che, nel migliore dei casi, non basta a definire lo stato dei “nuovi” professionisti, chi sono, cosa fanno quanto guadagnano e che avrebbe già bisogno di “una riforma della riforma”, come hanno ammesso anche gli esponenti del Colap che la hanno sostenuta. Senza dimenticare che c’è almeno un soggetto pubblico che però tutte queste cose dice di saperle perfettamente: l’Agenzia delle Entrate, che con gli studi di settore  dice a tutti quanto (dovrebbero) guadagnare…

Articoli Correlati:

  • Riforma Fiscale 2022, tutte le novità: Irpef, Iva, Ires, Irap, taglio tasse e mini tributi
    Riforma Fiscale 2022, tutte le novità: Irpef, Iva, Ires,…
  • Come mettersi in proprio? 10 punti vitali per creare un’impresa solida
    Come mettersi in proprio? 10 punti vitali per creare…
  • Flat Tax Partite IVA 2019
    Flat Tax Partite IVA 2019
  • Regime forfetario dei minimi 2022, come funziona? Ultime novità
    Regime forfetario dei minimi 2022, come funziona? Ultime…
  • Come fare un Business Plan
    Come fare un Business Plan
  • Regime forfettario e regime dei minimi? Tutto quello che devi sapere
    Regime forfettario e regime dei minimi? Tutto quello che…

Stanco delle recensioni?

Newsletter

loader

Iscriviti alla Newsletter!

Ricevi i nostri aggiornamenti via email!


Ultimi articoli
  • Mettersi in proprio? Meglio se lasci perdere!
    Editoriale2 Gennaio 2022
  • 20 centesimi
    Editoriale9 Febbraio 2021
  • Ristorazione, settore devastato dalle misure restrittive
    Imprese16 Dicembre 2020
  • Natale e capodanno, Fipe-Confcommercio: 720 milioni andranno in fumo
    Imprese30 Novembre 2020
  • Commercialisti: pressione fiscale reale al 49%, la più alta d’Europa
    Notizie12 Aprile 2022
  • Regime forfettario e regime dei minimi? Tutto quello che devi sapere
    Notizie23 Marzo 2022
  • Truffe e speculazioni sul caro carburante
    Notizie15 Marzo 2022
  • Inflazione, Fipe-Confcommercio: “Ristorazione rischia corto circuito tra aumento dei costi e consumi in stallo”
    Notizie3 Febbraio 2022
  • Fipe-Confcommercio: “Senza cassa covid, a rischio altri 50mila posti di lavoro. Il governo intervenga”
    Notizie12 Gennaio 2022
Join with us
News
  • Attualità
  • News
  • Home
  • Fisco
  • Computer
  • Tasse
Iscriviti alla newsletter
loader
lamiapartitaiva.it è un progetto Dynamo srls - P.IVA 08934180962