Coworking: perché sceglierlo?

Vi diamo 5 buoni motivi e se non vi bastano…anche un’intervista a Marco Nannini, CEO di Impact Hub Milano.
Sono ormai alcuni anni che molti professionisti scelgono il Coworking, ovvero la condivisione dello spazio lavorativo con altre persone. Questa tendenza sta prendendo sempre più piede un po’ per necessità economiche, considerando gli ormai elevati costi di affitto di un ufficio specialmente nelle grandi città, ma anche per la necessità di “fare rete”, dunque condividere con altre persone esperienze professionali.
Il Coworking ha sicuramente molti aspetti positivi, noi ve ne diamo 5:
- Costi ridotti: prendere una postazione in un coworking permette di risparmiare in termini di affitto, utenze e servizi.
- Condivisione: condividere le proprie idee con altre persone, ascoltare le opinioni altrui può portare a stringere collaborazioni interessanti.
- Professionalità: utilizzare le sale meeting messe a disposizione del coworking per incontrare i propri clienti aiuta a guadagnare in termini di immagine e professionalità.
- Motivazione: essere a contatto con altre persone creative e intraprendenti è stimolante, e può dare un contributo fondamentale per la propria crescita professionale.
- Incubazione: molti coworking finanziano le idee delle startup portandole al successo.
Abbiamo incontrato Marco Nannini, CEO di Impact Hub Milano, che ha risposto alle nostre domande.
“Parlaci di Impact Hub Milano“
“Impact Hub Milano è uno Spazio di Coworking ed Eventi, Community e Incubatore Certificato che fa parte di una rete globale di più di 100 spazi e oltre 15.000 imprenditori e innovatori accomunati dall’interesse per progetti e imprese con impatto sociale, ambientale o culturale.”
“Quando e come nasce?”
“Nasce a Londra nel 2005 con l’intento di sostenere il percorso di chi ha idee imprenditoriali per un mondo migliore, ma cui mancano strumenti, risorse, connessioni e ispirazione per trasformarle in realtà, la rete si estende ormai su 5 continenti, da San Francisco a Melbourne, passando per Tokyo, Johannesburg e San Paolo. Il network di Impact Hub è ormai riconosciuto in tutto il mondo come una delle realtà più significative nell’ambito dell’incubazione d’impresa a vocazione sociale. È l’unica a operare in rete con altri incubatori, per massimizzare lo scambio di buone pratiche e l’impatto sociale nelle città in cui opera.”
“Dove si trova la sede di Impact Hub Milano?”
“Ha recentemente inaugurato la nuova sede di circa 3000 mq in Via Aosta, inclusiva di open space, uffici e sale eventi, e ospita al suo interno circa 300 membri appartenenti ad aree disparate, dalla valorizzazione del territorio all’architettura, dall’alimentazione sostenibile alla promozione sociale e culturale.”
“Come vi ponete nei confronti delle startup?”
“Impact Hub Milano dal 2012 ha sviluppato una forte competenza nell’ambito dell’incubazione di startup a impatto sociale derivante sia dalla gestione del primo centro per l’innovazione e l’imprenditoria sociale in Italia, sia dal continuo flusso di informazioni e pratiche che provengono dal network internazionale. Ha realizzato la prima Impact Hub Fellowship italiana – oggi alla sua terza edizione – e ha creato e gestisce con Fondazione Brodolini l’incubatore d’impresa di innovazione sociale del Comune di Milano, FabriQ. Nel corso del 2014 ha visto riconoscere il proprio lavoro ottenendo l’iscrizione nel Registro Imprese come Incubatore Certificato, il primo a vocazione sociale, e nel 2016 ha ottenuto la certificazione come B-Corp. Impact Hub Milano è partner come incubatore per il quarto anno consecutivo del Premio Gaetano Marzotto e dal 2015 del premio per startup Wind Green Award di Wind Business Factor; ha collaborato con Ashoka per il lancio di Ashoka in Italia e ha sviluppato un programma di Scaling internazionale in rete con altri 8 Hub europei. Nel 2016 ha inoltre lanciato IHM Acceleration, la sua prima call di Incubation for Equity, in collaborazione con il club chiuso di investitori IHM Club Deal. Nel 2016 ha collaborato a NatiPer, il programma di AXA Italia dedicato all’innovazione sociale. Alla fine del 2016 ha lanciato inoltre con AXA Italia e Banca MPS, South for Tomorrow, una call per la ricerca di talenti del Sud Italia rivolta agli over 55. A inizio 2017 lancia Impact Angels, una membership esclusiva dedicata a investitori che vogliono supportare startup seed ad alto impatto, selezionate dall’incubatore e presentate in incontri bimestrali. A febbraio 2017 ha organizzato Impact Park, il primo evento italiano dedicato all’Impact Investing e a inizio del 2017 ha lanciato Impact Hub Fellowship on Ocean Cleanup, in collaborazione con il WWF e Bulgari, sul tema della blue economy.”
“Quante startup avete sostenuto ad oggi?”
“Impact Hub Milano dal 2012 ha incubato circa 100 realtà tra startup e progetti di impresa. Attualmente conta 14 startup in portafoglio, circa 40 all’interno della rete locale di cui 30 in programma di incubazione.”
Per maggiori informazioni: milan.impacthub.net