Edilizia, in cinque anni di buio migliaia di posti in fumo
I numeri certificano il crollo dell’edilizia. Quanti di noi operano quotidianamente nei cantieri hanno sperimentato sulla propria pelle le difficoltà che il settore ha attraversato in questi ultimi anni. Adesso l’Ufficio studi dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) attesta quanto era già evidente: negli ultimi cinque anni, dal 2007 al 2011, gli investimenti nelle costruzioni sono calati del 25,8%, riportando indietro il settore ai livelli del 1970.
I due comparti dell’edilizia più colpiti sono stati la costruzione di nuove abitazioni (-44% negli ultimi cinque anni) e i lavori pubblici (-37%).
Secondo l’Ance dal 2007 l’edilizia ha perso 245mila posti di lavoro, dei quali 208mila lavoratori dipendenti e 37mila lavoratori autonomi.
Difficilmente nei prossimi mesi la situazione potrà migliorare, ma nel prossimo anno per invertire la tendenza diventano indispensabili alcuni provvedimenti, come il potenziamento delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie oppure lo sblocco dei finanziamenti per un nuovo piano di infrastrutture pubbliche. Misure che gli addetti ai lavori aspettano con ansia.