Il vecchio smartphone? Vale una miniera d’oro!
Partiamo da un dato: considerando le sole materie prime, il nostro “vecchio” iPhone 4 vale 135 euro. Questa semplice cifra ne fa lo smartphone più ricercato dalle aziende che si occupano di riciclaggio di componenti elettroniche. Apple, come sempre, è ai vertici a prescindere dal tipo di classifica, ma naturalmente il discorso può essere applicato a qualunque altro smartphone in circolazione. Come mai un cellulare vecchio vale così tanto? E soprattuto: si possono recuperare questi soldi?
Una miniera d’oro
Che le apparecchiature elettroniche usate, il cosiddetto “e-waste”, rappresentino una straordinaria fonte di ricchezza, lo si dice da tempo. L’argomento è tornato in voga in questi giorni a causa di una sorprendente ricerca effettuata da 911Metallurgist, azienda specializzata nella metallurgia e nell’estrazione dei minerali. L’articolo si intitola letteralmente “Una miniera nel tuo iPhone” e può essere consultato qui. È in lingua inglese, ma le numerose immagini a corredo lo rendono facilmente comprensibile a tutti.
Colpisce, in particolare, una frase riportata in apertura. Ken Bayer, il direttore di Cloud Blue, azienda che si occupa di riciclaggio delle materie prime, afferma quanto segue: “C’è più oro in una libbra di telefoni usati che in una libbra di oro grezzo”. Una libbra, per la cronaca, corrisponde circa a mezzo chilo.
Gli smartphone più preziosi
Secondo quanto affermato dall’indagine, i nostri smartphone sono tanto preziosi non solo per le quantità di oro che contengono, ma anche per via di una miriade di altri materiali e metalli preziosi usati per la loro costruzione. Alluminio, rame, argento, oro e platino sono tutti presenti. Si tratta chiaramente di percentuali minuscole. Si parla, per esempio, di 0,03 grammi d’oro, per un valore di circa 1,20 euro. La questione assume però altri contorni se si comincia a pensare a quanti smartphone usati esistono in circolazione, ognuno dei quali contribuisce, seppure in minima parte, al valore complessivo.
La classifica dei nove smartphone più riciclati negli Stati Uniti a tutto gennaio 2013 vede ben cinque iPhone nelle prime sei posizioni, in compagnia di modelli “superati” provenienti da HTC, Motorola e BlackBerry.
Recuperare il valore
Ci sono almeno due modi per vedere la questione dei rifiuti elettronici. Il primo è quello puramente utilitaristico, e riguarda quanto denaro possiamo ricavarne. Apple, per esempio, valuta le vecchie apparecchiature e permette in alcuni casi di ricavarne un importo. Qui troviamo tutti i dettagli. Esistono poi siti specializzati nell’acquisto e nella vendita di smartphone usati. Due esempi sono il sito di Comprocellulari e il Celluvale.
Il secondo punto di vista è invece più legato all’aspetto solidale e ambientale della questione. Anche in questo caso, la ricchezza relativa contenuta in uno smartphone, o qualunque altra apparecchiatura che a noi non serve più, può essere recuperata e convertita in risorse. La Fondazione Coopi, per esempio, recupera i cellulari usati e li tramuta in aiuti per l’ambiente. Un’altra iniziativa interessante è quella proposta da YouRec, che permette di vendere l’usato tecnologico guadagnando non denaro, ma premi e buoni sconto, il tutto basato sui più solidi principi di ecosostenibilità. A noi la scelta.