Roma, 10 dicembre 2025 – Ieri, lunedì, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso un nuovo provvedimento che riguarda la gestione di alcune procedure fiscali. L’obiettivo è chiaro: rendere più semplici e comprensibili gli adempimenti per contribuenti e intermediari. La comunicazione è arrivata alle 17:30 tramite una nota pubblica, in un momento particolarmente intenso per il fisco, a pochi giorni dalla scadenza delle dichiarazioni dei redditi e in mezzo a una serie di aggiornamenti normativi.
Semplificare e fare chiarezza: cosa cambia davvero
Il documento – pubblicato sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, aperto a tutti – introduce alcune modifiche tecniche su come vanno presentate e gestite le pratiche fiscali. Nel testo si legge che la misura punta a “snellire i processi e ridurre gli errori nella compilazione dei modelli”. Più nello specifico, si interviene sulla gestione telematica delle istanze e sulla trasmissione dei dati legati a versamenti, compensazioni e rimborsi. Le novità riguardano soprattutto le piattaforme digitali usate da professionisti, CAF e imprese, che dovranno adeguarsi ai nuovi standard entro fine mese.
“Era necessario semplificare – ha detto Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, commentando la novità – perché negli ultimi tempi abbiamo raccolto molte segnalazioni sulle difficoltà degli operatori nei passaggi chiave della trasmissione dati”.
Cosa cambia per contribuenti e operatori
Le nuove regole partono subito, valevoli per tutte le pratiche aperte dal 12 dicembre in poi. In particolare, riguardano la fase di invio telematico delle dichiarazioni e l’acquisizione dei dati da parte degli uffici. Con una nota tecnica inviata ai principali ordini professionali, l’Agenzia ha spiegato i dettagli: per esempio sarà obbligatorio allegare moduli standardizzati in caso di richieste di rimborso IVA oltre i 5.000 euro. Una misura pensata “per evitare ritardi nelle risposte”, come si legge nel comunicato.
Le associazioni di categoria ascoltate ieri sera – tra cui Confcommercio Roma e l’Ordine dei Commercialisti di Milano – hanno accolto positivamente la novità, anche se non mancano dubbi sull’effettiva rapidità del passaggio alle nuove procedure. “Qualche piccolo disagio nelle prime settimane ci può stare; è normale quando si cambia un sistema informatico”, ha commentato Giulio Rossi, tributarista milanese contattato poco prima della chiusura degli studi.
Scadenze ravvicinate: cosa serve sapere
Il provvedimento – che conta undici pagine – entra in vigore il giorno dopo la pubblicazione. Gli operatori hanno tempo fino al 31 dicembre per adattarsi completamente alle nuove modalità; dopo quella data i vecchi sistemi saranno disattivati. L’Agenzia ha attivato un servizio di assistenza dedicato, disponibile da oggi alle 9:00 sia telefonicamente sia via chat sul portale ufficiale.
“Lavoriamo perché nessuno resti indietro – ha garantito Ruffini – nei prossimi giorni organizzeremo webinar gratuiti per spiegare tutte le novità principali”.
Un fisco più digitale ma ancora da migliorare
Questo nuovo provvedimento arriva in un momento di forte spinta verso la digitalizzazione della pubblica amministrazione. L’Agenzia delle Entrate è tra gli enti più coinvolti nel cambiamento. Negli ultimi mesi sono state introdotte diverse misure per rendere i servizi fiscali più digitali: dalla dichiarazione precompilata ai nuovi sistemi di pagamento online.
Secondo i dati del Ministero dell’Economia pubblicati lo scorso novembre, oltre il 72% delle dichiarazioni dei redditi nel 2025 è stato inviato in formato digitale, con un netto aumento rispetto al 2024. “I cittadini stanno imparando a usare strumenti che prima erano appannaggio solo degli addetti ai lavori”, spiega Andrea Ferretti, docente di diritto tributario alla Sapienza.
Tuttavia restano margini di miglioramento importanti: problemi come l’accesso alle piattaforme nelle ore di punta o l’assistenza telefonica continuano a emergere spesso nelle segnalazioni degli utenti. Solo con il tempo si potrà capire se questo provvedimento basterà davvero a ridurre le difficoltà o se sarà solo un altro passo tecnico da assimilare per chi lavora ogni giorno con il fisco. Intanto, nei corridoi degli studi commercialisti di via Nazionale la discussione continua: c’è chi teme complicazioni ulteriori e chi spera che stavolta la strada sia quella giusta verso più chiarezza e semplicità.
