Allarme calendario fiscale 2024: cambia tutto e le brutte sorprese sono tante

La rivoluzione fiscale targata Meloni. Scopri il look rinnovato del calendario fiscale e cosa cambia per i contribuenti.

La rivoluzione nel mondo delle tasse continua con il tocco distintivo di Meloni, che conferisce un look completamente nuovo al nostro calendario fiscale. Il governo il 23 ottobre ha approvato  due decreti legislativi, tra cui il tanto atteso decreto sugli adempimenti fiscali.

Meloni cambia le regole
Il nuovo corso fiscale: Meloni ridefinisce le regole del gioco – lamiapartitaiva.it

La scorsa settimana, abbiamo avuto un assaggio della riforma degli scaglioni IRPEF, e ora il sipario si apre sugli ultimi decreti. Le novità fioccano: dichiarazioni anticipate con due mesi di anticipo (dal 30 novembre al 30 settembre), dichiarazioni precompilate più snelle e accessibili a tutti, contributori forfettari inclusi. Il contribuente diventa un vero e proprio VIP, con uno Statuto dei contribuenti equiparato alla Costituzione e la nomina di un Garante dedicato a difenderlo dagli assalti dell’amministrazione fiscale.

Il nuovo calendario fiscale

Il calendario fiscale si riveste di un nuovo abito. I dati dell’invio delle dichiarazioni sui redditi cambiano radicalmente. A partire dal 2024, l’Agenzia delle entrate ci stupirà con la dichiarazione precompilata online entro il 30 aprile di ogni anno, raggiungendo anche coloro che percepiscono redditi diversi da lavoro dipendente e pensione. Sempre dal 2024, le dichiarazioni sui redditi per persone fisiche e società dovranno essere spedite entro il 30 settembre, niente più proroghe fino al 30 novembre. Ma la vera sorpresa arriva nel 2025, quando potremo inviare le dichiarazioni telematiche già dal 1° aprile fino al 30 settembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo di impostazione. Inoltre, i sostituti di imposta e gli intermediari avranno il privilegio di presentare la dichiarazione tra il 1° aprile e il 31 ottobre di ogni anno.

Dai forfettari alle società, tutti i vantaggi della riforma
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Oltre al nuovo calendario fiscale, ci sono semplificazioni e agevolazioni per tutti i contribuenti:

  • La dichiarazione precompilata si fa più snella e raggiunge tutti, inclusi i forfettari.
  • Gli indici sintetici di affidabilità fiscale si organizzano e razionalizzano, alleggerendo gli oneri burocratici legati alla compilazione dei modelli Isa.
  • La soglia di esonero per il visto di conformità vendita da 50mila a 70mila euro.
  • I forfettari e gli autonomi in regime di vantaggio fiscale sono liberati dall’invio delle Certificazioni Uniche (CU).
  • Modelli semplificati per le dichiarazioni di reddito, IRAP e IVA.
  • L’invio dei dati al portale tessera sanitaria diventa ufficiale semestrale.
  • Sperimentazione dell’utilizzo di F24 con informazioni potenziate per il versamento delle ritenute d’acconto di autonomi e dipendenti.
  • I crediti d’imposta non si perderanno nemmeno se dimenticati nel quadro RU della dichiarazione dei redditi.

I contribuenti potranno godere di tranquillità durante le vacanze principali. Stop agli avvisi bonari, ai controlli formali e alle lettere di conformità in agosto e dicembre, in concomitanza con le ferie estive e natalizie. L’Agenzia delle entrate si mette in pausa dal 1° al 31 agosto e  dal 1° al 31 dicembre.

Il fronte dello Statuto del contribuente vede un’aggiunta significativa: il Garante nazionale, scelto dal ministro dell’Economia con un mandato di quattro anni rinnovabile una sola volta. Questa figura si pone come difensore dei contribuenti contro le forze dell’amministrazione fiscale e tributaria.

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