Tra conferme e cancellazioni alcuni bonus non saranno prorogati nel 2024. Tra cui questo il più richiesto in questi ultimi anni.
All’improvviso siamo giunti all’ultimo mese dell’anno e potremmo dire addio al 2023 ma anche a tanti bonus che negli ultimi anni sono stati un sostegno economico alle persone più svantaggiate.
![Non confermato il bonus acqua](https://www.lamiapartitaiva.it/wp-content/uploads/2023/12/acqua-potabile-13122023-lamiapartitaiva.it_.jpg)
Infatti, per alcuni bonus il 31 dicembre 2023 rappresenta una sorta di “pensione” perché l’attuale governo ha deciso di non prorogarli. Tra questi uno è stato il più richiesto non solo dai cittadini privati, ma anche dalle aziende. Scopriamo di quale bonus si tratta.
Addio a questo bonus: non confermato per il 2024
Tanti i bonus prorogati nel 2024 seppur con qualche taglio, come succede ai bonus edilizi. Questi, infatti, prevedono una minore agevolazione fiscale per cercare di riformare la materia alquanto frammentaria. Un esempio è il Superbonus che da un’aliquota del 90% (ricordiamo che al momento di entrare in vigore era 110%) passa al 70%.
![Bonus acqua potabile](https://www.lamiapartitaiva.it/wp-content/uploads/2023/12/bonus-acqua-131202023-lamiapartitaiva.it_.jpg)
Invece, cancellati i bonus case green, quello dei trasporti (anche se quest’ultimo sarà incluso nella Carta Dedicata a te prorogata nel 2024) e, soprattutto, il bonus acqua potabile.
Si tratta di un incentivo economico previsto per l’acquisto e l’installazione di impianti e sistemi domestici di filtraggio dell’acqua. Lo scopo del bonus è ridurre il consumo di acqua in bottiglie di plastica. Il bonus fu introdotto nel 2021 e proseguito nel 2022 e nel 2023. Il prossimo anno però non sarà presente. Insomma, restano pochi giorni per approfittarne in vista delle feste di Natale.
I beneficiari potranno ottenere il bonus per le spese effettuate dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 che dovranno rientrare nelle seguenti soglie massime:
- 1.000 euro per ciascuno immobile, se a richiedere il bonus è una persona fisica;
- 5.000 euro per ogni immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale, per gli enti non commerciali o per le attività d’impresa, arti e professioni.
Come ogni bonus, per ottenere il rimborso delle spese è necessario che l’acquisto sia documentato da una fattura elettronica, purché che all’interno sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Invece, per i privati il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale; non è accettato il pagamento in contatti. Infine, il bonus può essere inserito nella dichiarazione dei redditi oppure in compensazione tramite F24.
Si ricorda che la documentazione deve essere inviata tra il 1° e il 28 febbraio 2024 accedendo all’area riservata presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Ecco il percorso dettagliato: Servizi > Agevolazioni > Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile. Un’altra modalità per presentare la documentazione è inviare un unico file PDF seguendo le indicazioni tecniche presenti nella scheda informativa.