Cancro, brutte notizie dai farmaci

Non ci sono buone novità per chi deve assumere farmaci per la cura del cancro, le prospettive per i pazienti sono tutt’altro che buone.

Affidarsi ai medici quando ci si sente poco bene risulta essere importante, ben sapendo come possa essere determinante riuscire a instaurare un rapporto di fiducia tra paziente e dottore. Chi opera da tempo nel settore sa bene come in queste situazioni possa subentrare l’ansia, evidente soprattutto quando non si conosce bene la natura del proprio malessere e si può arrivare a pensare il peggio.

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La diagnosi di cancro fa ancora paura – Foto | Lamiapartitaiva.it

La scienza ha fatto certamente passi da gigante, aumentando le possibilità di guarigione per problemi che prima non lo erano, ma ancora adesso non può che fare paura la diagnosi di cancro. In casi simili si teme inevitabilmente di non farcela, oltre di non riuscire a sopportare le cure, che possono rivelarsi eccessivamente pesanti.

Farmaci contro il cancro: funzionano davvero?

Nella maggior parte dei casi di cancro risulta essere necessario sottoporsi alla chemioterapia, ritenuta fondamentale soprattutto quando si ha la necessità di ridurre la massa. Questa però tende a spaventare soprattutto le donne, che sono terrorizzate all’idea di vedersi senza capelli e non riconoscersi più, oltre alla possibilità di lievitare di peso, altro effetto collaterale riscontrato da molti.

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La chemioterapia fa paura soprattutto alle donne – Foto | Lamiapartitaiva.it

Molti medici affiancano a questo anche una serie di farmaci, ritenuti ad hoc per i pazienti oncologici, ma che non sarebbero così efficaci come si pensava inizialmente. Sulla base di un’indagine che ha coinvolto le persone dopo 5 anni di follow-up dall’approvazione accelerata, oltre il 40% di questi medicinali non genererebbe alcun effetto positivo. Anzi, questo dato potrebbe arrivare addirittura al 60% se si prendono in considerazione i risultati preliminari di alcuni farmaci per i quali non sono ancora disponibili i dati definitivi.

Insomma, un quadro davvero poco confortante, sia per chi sta affrontando un percorso di cura, sia per chi teme un giorno di potersi ammalare e vorrebbe avere quindi maggiori sicurezze di superare il problema.

Questi risultati, è bene precisarlo, si riferiscono circa 130 farmaci autorizzati con questa procedura tra il 2013 e il 2023 dalla Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia governativa statunitense deputata alla regolamentazione di medicinali, terapie sperimentali, dispositivi medici e altro. Il modo di agire in questo ambito è invece parzialmente differente per l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

È soprattutto un esito che merita di essere sottolineato e che non può che destare preoccupazione: quasi la metà dei farmaci analizzati (43%) non ha né allungato la vita dei pazienti malati di cancro né ha migliorato la qualità della loro vita dal punto di vista dei sintomi. A questo punto assumerli può essere pressoché inutile, non può che essere necessario affidarsi ad altro se si vuole davvero guarire.

 

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