Canone Rai, stai perdendo la possibilità di non pagarlo

Il canone Rai, tanto discusso, ammonta a 70 euro annui. Tuttavia, c’è la possibilità di non pagarlo. Ecco come fare

Il pagamento del canone RAI è da sempre al centro di discussioni e dibattiti in Italia, suscitando opinioni contrastanti tra i cittadini. Questo tributo, obbligatorio per chiunque possieda un dispositivo televisivo, è destinato a finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo offerto dall’azienda Radio Televisione Italiana (RAI). Ma, se vi dicessimo che c’è la possibilità di non pagarlo? Bisogna però affrettarsi. 

Canone RAI, non pagarlo
Il tanto discusso canone RAI foto: Ansa – (lamiapartitaiva.it)

Il canone RAI è una tassa annuale che i possessori di apparecchi televisivi devono pagare per finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo. Questo include la produzione e la trasmissione di programmi televisivi e radiofonici, la copertura di eventi di interesse nazionale e internazionale, la diffusione di informazioni di pubblica utilità e molto altro ancora. L’obbligo di pagamento del canone si estende a tutti i dispositivi idonei a ricevere segnali televisivi, indipendentemente dal fatto che vengano utilizzati per guardare i programmi RAI o meno. Questo include televisori, decoder, computer, tablet e smartphone.

Il canone Rai, pari a 70 euro annui, può essere versato in un’unica soluzione entro gennaio, in due rate semestrali (entro il 31 gennaio e il 31 luglio), o in quattro rate trimestrali (tra gennaio, aprile, luglio e ottobre).

Nonostante il canone RAI sia destinato a finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo, è spesso oggetto di critiche e contestazioni da parte dei cittadini italiani. Alcuni ritengono che il suo importo sia eccessivo, considerando l’ampia offerta di canali televisivi disponibili anche attraverso piattaforme private e via internet. Altri invece contestano l’obbligatorietà del pagamento del canone per chi non utilizza i servizi offerti dalla RAI. Obbligatorietà che, tuttavia, potete evitare. Ecco come fare.

Come non pagare il canone RAI

Ci sono, infatti, diverse categorie che possono richiedere l’esenzione dal pagamento del canone Rai. Con sole quattro settimane rimanenti fino alla scadenza del termine del mese di aprile, coloro che rientrano nelle categorie idonee dovranno comunicarlo all’Agenzia delle Entrate entro la data stabilita, altrimenti saranno tenuti a versare l’importo previsto.

Canone RAI, non pagarlo
La possibilità di non pagare il canone RAI foto: Ansa – (lamiapartitaiva.it)

Le categorie esentate dal pagamento del canone comprendono gli over 75 con un reddito annuo inferiore a ottomila euro, i militari e diplomatici, e coloro che non possiedono televisori e guardano programmi in streaming. Per quanto riguarda i requisiti anagrafici, è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva tramite un apposito modulo reperibile online. La richiesta può essere effettuata da coloro che hanno compiuto 75 anni entro il 31 gennaio; per chi li compirà successivamente, l’esenzione sarà valida dal semestre successivo.

Inoltre, sono esenti dal canone Rai alcune categorie di lavoratori, tra cui agenti diplomatici, funzionari consolari e personale militare straniero in Italia appartenenti al gruppo Nato. Coloro che rientrano in queste categorie e hanno già versato il canone possono richiedere il rimborso compilando l’apposito modulo con i requisiti richiesti.

La richiesta di esenzione e il rimborso possono essere presentati in tre modi: consegnando il modulo presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, firmando digitalmente tramite Posta Elettronica Certificata all’indirizzo specificato, o inviando un plico raccomandato all’indirizzo designato. Con una firma digitale all’indirizzo Pec (Posta elettronica certificata) cp22.canonetv@postacertificata.rai.it; oppure con un plico (raccomandata senza busta) all’indirizzo “Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino”.

Infine, coloro che non possiedono un televisore in casa devono comunicarlo espressamente al fornitore di energia elettrica, attraverso una dichiarazione sostitutiva. Questa dichiarazione deve essere presentata annualmente e può essere compilata solo dai titolari dell’utenza domestica.

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