Errori nelle bollette, puoi chiedere il rimborso

Delle volte nelle bollette ci possono essere degli errori e potresti aver pagato più del necessario: ecco quando e come chiedere il rimborso.

Le bollette della luce e del gas sono state un vero e proprio incubo per i consumatori in questi ultimi anni, soprattutto a causa delle gravi crisi nel settore dell’energia: la situazione sembra fortunatamente essersi riassestata, ma per le fasce di popolazione maggiormente in difficoltà sono ancora previsti degli aiuti.

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Con quest’errore in bolletta, se accertato, si può chiedere il rimborso: di che si tratta – lamiapartitaiva.it

Grazie al bonus sociale, i redditi più bassi possono infatti beneficiare di uno sconto direttamente in fattura a fine mese: è semplicemente necessario presentare il proprio ISEE e il bonus verrà erogato automaticamente dal gestore.

In questo modo, l’importo della bolletta sarà minore, anche se spesso succede invece di pagare in realtà più del dovuto. Come fare in questi casi? Quali sono le situazioni in cui poter avere un rimborso e come fare per chiederlo? Di recente, è finito al centro dell’attenzione un particolare caso…

Rimborso per errori nelle bollette: questo caso fa discutere

Nelle ultime ore, come riportato da La Repubblica e altre varie testate, a far discutere è l’istruttoria avviata dall’Antitrust (l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Agcm) nei confronti di Enel Energia, per accertare se effettivamente c’è stata una pratica commerciale scorretta nella modalità di comunicazione dei rinnovi.

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Avviata l’indagine dell’Antitrust: molti consumatori potrebbero avere un rimborso – lamiapartitaiva.it

Motivo di indagine (comunicata sul bollettino dell’Authority) sono nello specifico gli aumenti delle bollette a seguito del rinnovo per il quadrimestre ottobre 2023-gennaio 2024; al momento la situazione non ha una risoluzione definitiva, ma qualora l’Antitrust dovesse rilevare delle illegittimità, allora molti consumatori che hanno subito un aumento dei costi in bolletta a seguito di un rinnovo non comunicato col giusto preavviso (ovvero tre mesi dal giorno dell’attuazione della modifica) potrebbero richiedere un rimborso dei soldi versati in eccedenza.

Come detto, e come specificato anche da money.it, l’accertamento è ancora in corso e dunque non è dato sapere se effettivamente le regole previste siano state rispettate o meno, ma a seguito di tantissime segnalazioni ricevute l’Antitrust ha deciso di fare chiarezza sulla situazione. Presto verrà fatta chiarezza a riguardo e, in un caso o nell’altro (potrebbe anche non essere riscontrata nessuna irregolarità) ci sarà una decisione definitiva; molti consumatori restano alla finestra per capire se poter effettivamente chiedere il rimborso oppure no.

 

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