Come possiamo sostituire la merce difettosa, dopo un acquisto in un negozio? Ecco come dobbiamo comportarci.
Sicuramente, a tutti noi è capitato più di una volta di dover cambiare della merce acquistata in negozio e non conoscere precisamente tutte le normative e le regole a riguardo.
![Cambio merce, come fare](https://www.lamiapartitaiva.it/wp-content/uploads/2023/12/cambio_merce_28122023_lamiapartitaiva.it_.jpg)
Una delle preoccupazioni più frequenti è quella di conservare lo scontrino dell’avvenuto pagamento, dal momento che molto spesso questo viene smarrito o gettato, non pensando di dover poi effettuare un cambio. E nel caso il titolare o il dipendente del negozio non ci conoscano personalmente, può essere difficile anche ottenere la sostituzione della merce, dovendo provare di averla acquistata nel loro negozio.
La soluzione migliore è quella di studiare attentamente tutti i diritti dei consumatori, per essere pronti in ogni situazione a sapere cosa possiamo e non possiamo fare e per non lasciarci intimidire da persone che magari ne sanno meno di noi. Dunque, adesso vi spiegheremo come dobbiamo comportarci in caso di cambio della merce in negozio e fino a quando la sostituzione è possibile.
Il cambio della merce difettosa è un diritto del consumatore
Proprio così, non dobbiamo avere timore di chiedere la sostituzione di un prodotto in un negozio, infatti i consumatori hanno il diritto sia di cambiare la merce sia di ottenere un rimborso, in caso di ripensamento o difetto di fabbrica.
In caso di imperfezioni che impediscono l’utilizzo del prodotto o ne diminuiscono il valore, come ad esempio una TV che non si accende o una capo di abbigliamento macchiato, la legge prevede una garanzia di 2 anni, riducibile ad 1 anno se la merce è usata. Per attivare questa garanzia legale, è necessario denunciare il difetto al commerciante entro due mesi dalla scoperta, non dall’acquisto.
![Cambio merce, come fare](https://www.lamiapartitaiva.it/wp-content/uploads/2023/12/scontrino_28122023_lamiapartitaiva.it_.jpg)
In presenza di difetti della merce, il consumatore ha diritto alla sostituzione se il prodotto non può essere riparato mentre se la riparazione e la sostituzione non sono convenienti per il cliente e il venditore, allora si può procedere ad una riduzione del prezzo o alla definitiva conclusione del contratto, con la restituzione del prodotto e il rimborso totale.
Se i prodotti sono stati acquistati in buono stato e sono idonei all’uso, il consumatore non ha il diritto di effettuare il cambio ma è il commerciante che può effettuare la sostituzione a sua discrezione anche per motivi diversi dai difetti di fabbrica, come ad esempio per un cambio di taglia o un ripensamento, stabilendo precise tempistiche e modalità.
Generalmente, i negozi concedono 14 giorni di tempo per il cambio della merce, evitando di sostituire abbigliamento intimo e costumi da bagno per motivi igienici e merce in saldo, per motivi economici. Nel caso di merce da riparare o sostituire con garanzia legale per difetti del prodotto, la presenza dello scontrino per il cambio non è obbligatoria. Infatti, si possono presentare altre prove di acquisto, come pagamenti con carte di credito o anche testimonianze.
Se invece la merce non presenta vizi, allora è necessario attenersi alle regole del negozio. Abitualmente, il venditore chiede lo scontrino per evitare errori o perdite di tempo ma spesso i titolari dei negozi piccoli che si ricordano dei propri clienti concedono il cambio, anche senza l’esibizione dello scontrino.