Bolzano, 14 novembre 2025 – L’INPS ha diffuso ieri, con la circolare n. 140 del 12 novembre, le nuove indicazioni per i datori di lavoro della Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige Sudtirol sulla riduzione del contributo ordinario al Fondo di solidarietà bilaterale. La novità, valida dal 2026, riguarda soprattutto le aziende con una media di dipendenti fino a cinque. L’obiettivo è chiaro: dare una mano alle piccole imprese locali.
Piccole imprese, contributi più leggeri
Il decreto ministeriale del 22 agosto 2023, all’articolo 8 comma 1, impone a tutti i datori di lavoro che rientrano nel Fondo di solidarietà bilaterale il versamento di un contributo ordinario. L’aliquota cambia in base alla dimensione dell’azienda: chi ha fino a cinque dipendenti paga lo 0,50%, chi ne ha di più lo 0,80%.
La vera novità riguarda proprio chi si ferma alla prima soglia. Il Comitato amministratore del Fondo ha deciso di tagliare del 40% quell’aliquota dello 0,50%, portandola allo 0,30%. La circolare INPS spiega che questa riduzione “si applica per il 2026 ai datori di lavoro che non hanno chiesto l’assegno di integrazione salariale per almeno due anni, a partire dalla fine dell’ultimo periodo di utilizzo”.
Come funziona la riduzione
Il nuovo contributo ridotto, cioè lo 0,30%, va calcolato sulle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali di tutti i dipendenti, compresi i dirigenti. La divisione resta la stessa: due terzi a carico dei datori di lavoro, un terzo a carico dei lavoratori.
La riduzione si applica solo alle aziende che rispettano il limite dei cinque dipendenti e non hanno usato l’assegno di integrazione salariale negli ultimi due anni. Se non si rispettano queste condizioni, si continua a pagare lo 0,50%. “L’idea – dicono fonti INPS – è premiare le aziende più virtuose e alleggerire il peso contributivo sulle piccole realtà che non hanno chiesto aiuti”.
Un aiuto nel momento giusto
La decisione arriva mentre molte piccole imprese altoatesine faticano con costi in aumento e cercano di mantenere i posti di lavoro. Secondo la Camera di commercio di Bolzano, oltre il 70% delle aziende locali ha fino a cinque dipendenti. “Era una misura attesa – ha detto ieri pomeriggio Markus Huber, presidente dell’associazione artigiani altoatesini – perché dà respiro alle microimprese, soprattutto dopo anni difficili”.
Non tutti però sono d’accordo. Alcuni sindacati avvertono che questa riduzione potrebbe far mancare risorse al Fondo, riducendo così la capacità di intervenire in caso di nuove crisi. “Serve un equilibrio – spiega Eva Mair della CGIL locale – tra il sostegno alle aziende e la protezione dei lavoratori”.
Cosa cambia da gennaio 2026
Le nuove aliquote scattano dal 1° gennaio 2026. L’INPS invita i datori di lavoro a controllare i requisiti e a calcolare la riduzione direttamente quando versano i contributi mensili. Per chiarimenti è attivo uno sportello informativo in via Renon 13, a Bolzano.
La circolare n. 140, disponibile sul sito INPS, contiene tutte le istruzioni per compilare correttamente i flussi Uniemens. “Chiediamo alle aziende di fare attenzione – ha ricordato il direttore provinciale INPS Thomas Ploner – per evitare errori che possono portare a sanzioni o richieste di conguaglio”.
In sintesi, questa riduzione del contributo ordinario è un segnale concreto di sostegno alle piccole imprese altoatesine. Resta da vedere come influirà davvero sull’economia locale nei prossimi mesi.
