Milano, 26 novembre 2025 – **Commercialisti, consulenti fiscali e operatori contabili** si trovano oggi di fronte a una trasformazione senza precedenti. A mettere nero su bianco questa realtà è la **seconda edizione del report “Future Ready Accountant”**, firmato da **Wolters Kluwer** e presentato questa mattina nel capoluogo lombardo. Il documento, che si concentra sull’impatto delle nuove tecnologie nei servizi fiscali, mostra come l’**intelligenza artificiale** stia cambiando – e in parte abbia già cambiato – il modo di lavorare nel settore. Il messaggio è chiaro: **adattarsi**.
## **Commercialisti alle prese con intelligenza artificiale e nuovi dati**
Dai dati raccolti tra estate e autunno 2025 emerge che più del **60% degli studi professionali** in Italia sta già provando strumenti di **automazione dei processi**, dalla contabilità digitale alla gestione documentale. Non è più fantascienza: secondo Wolters Kluwer, il cambiamento “è ora”, e chi resta fermo rischia di perdere terreno sul mercato. “L’intelligenza artificiale non sostituirà il commercialista, ma lo aiuterà a liberare tempo da compiti ripetitivi”, spiega **Marco Cuchel**, presidente dell’**Associazione Nazionale Commercialisti (ANC)**, intervenuto tra i contributi del report.
Il documento mette in evidenza come l’uso di **soluzioni basate sui dati** stia crescendo sia tra i piccoli studi sia tra quelli più strutturati. Molti professionisti stanno puntando su piattaforme che uniscono l’analisi predittiva dei dati finanziari alle attività di consulenza: la domanda dei clienti va ormai verso servizi più su misura e tempestivi.
## **Nuove competenze e cambio di mentalità**
In questo scenario la formazione non è più un optional. Circa il **70% dei commercialisti** intervistati mette al primo posto l’acquisizione di competenze digitali per i prossimi anni. “Serve un cambio culturale”, dice Cuchel ai microfoni. “I dati sono preziosi solo se sappiamo interpretarli bene. Ci vogliono curiosità e voglia di aggiornarsi sempre”.
Secondo gli esperti Wolters Kluwer, università ed enti di categoria dovranno rivedere programmi e corsi. Non si tratta solo di imparare a usare nuovi software: cambia proprio il modo con cui si affrontano scadenze, controlli e rapporto con i clienti. L’attenzione si sposta verso attività a più alto valore, come consulenza strategica e supporto alle decisioni aziendali.
## **Sicurezza dei dati e responsabilità al centro**
Dall’altra parte ci sono le sfide legate alla **cybersicurezza** e alla gestione attenta delle informazioni. Il report evidenzia una preoccupazione crescente: quasi il **45% dei professionisti** vede nella protezione della privacy uno dei punti critici principali nei sistemi digitali avanzati. Le piattaforme di intelligenza artificiale trattano una quantità enorme di dati sensibili. “Non possiamo permetterci distrazioni”, confida un consulente milanese intervistato. Le soluzioni più diffuse puntano su crittografia, controlli regolari e regole condivise.
Non mancano poi dubbi sugli aspetti etici e sulle responsabilità: secondo la presidente di una commissione nazionale per la deontologia contabile, “il rischio che un errore dell’algoritmo porti a decisioni sbagliate va preso sul serio. La supervisione umana resta fondamentale”.
## **Opportunità e rischi per il futuro**
Nonostante le difficoltà – burocratiche e pratiche – che ancora rallentano la diffusione delle nuove tecnologie nei piccoli studi italiani, il report parla chiaro: la svolta è ormai irreversibile. Oltre il 55% dei commercialisti crede che entro tre anni l’**intelligenza artificiale** sarà parte integrante di ogni servizio offerto ai clienti. Si parla di automatizzare le scadenze fiscali, fornire suggerimenti in tempo reale su crediti d’imposta o agevolazioni, monitorare costantemente lo stato finanziario delle imprese.
Wolters Kluwer segnala però qualche resistenza, soprattutto tra gli over 55: per molti il cambiamento rappresenta uno stress importante. Eppure sempre più studi accettano la sfida. Un responsabile IT racconta: “Abbiamo iniziato a digitalizzare tutto durante la pandemia. Solo allora ci siamo resi conto delle potenzialità”. Il percorso non è facile, ma i benefici sono evidenti.
## **Gli ordini professionali al fianco degli iscritti**
Nel quadro tracciato dal report, gli ordini territoriali dei commercialisti giocano un ruolo fondamentale nel sostenere i colleghi nel percorso di aggiornamento. Crescono le iniziative locali per organizzare incontri su **intelligenza artificiale**, cybersecurity e le nuove frontiere della consulenza fiscale. Il presidente ANC chiude così: “La sfida non è solo tecnologica, ma soprattutto umana”. Una frase che riassume bene il senso dell’indagine: il futuro del commercialista passa dall’innovazione senza perdere mai di vista il valore della relazione con le persone.
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