Indennità di paternità e di maternità 2024: come presentare domanda e a chi spetta

Come presentare la domanda per l’indennità di maternità e paternità 2024: ecco tutto quello che c’è da sapere e a chi spetta.

I futuri genitori possono stare tranquilli: ora l’indennità di maternità e paternità spetta proprio a tutti. Ecco come fare per procedere con la domanda nel 2024: a chi spetta e in cosa consiste la procedura.

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Indennità di paternità e di maternità 2024, ecco chi può richiederla -Lamiapartitaiva.it

Nel 2024 ancora i genitori si pongono tantissimi problemi prima di decidere di mettere al mondo un figlio. Su tutti ovviamente emerge quello economico infatti non tutti sanno che ci sono casi in cui spetta la maternità, o la paternità: vediamo di cosa si tratta.

Indennità maternità e paternità 2024: a chi spetta e come chiederla.

Erroneamente tutti pensiamo che solo chi ha un contratto di lavoro come dipendente possa richiedere la maternità, o la paternità. Ma non è sempre così. Nel 2024 infatti anche gli autonomi, i liberi professioni e i parasubordinati, possono richiedere il riconoscimento, come già nel 2023. Questo perché nel 2022 il Governo aveva concesso 3 mesi in più di indennità anche per i lavoratori autonomi. Ovviamente per poter ottenere questo beneficio servono alcuni requisiti reddituali.

Le stesse condizioni del 2023 valgono anche per il 2024 come la possibilità di anticipare la maternità e di richiederla anche prima dei 2 mesi della data del parto, se si è in gravidanza a rischio. Per poter richiedere l’indennità per lavoratori autonomi ecco quali requisiti si devono avere.

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Come presentare domanda e a chi spetta-Lamiapartitaiva.it

L’indennità per lavoratori autonomi nel caso della maternità, o della paternità, si tratta di un contributo economico erogato in occasione del parto, o dell’ingresso in famiglia di un bimbo adottato. Questa viene riconosciuta per i 2 mesi prima del parto e i 3 successivi, per un totale di 5 mesi. Nel caso di adozione e affidamento sono sempre 5 i mesi che si prendono in considerazione, dall’ingresso del bambino in famiglia. E in entrambi i casi si possono aggiungere poi 3 mesi extra, per un totale di 8, se ci sono alcuni requisiti in particolare.

Vediamo in quali casi spetta per lavoratori autonomi artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri, imprenditrici agricoli, pescatori autonomi, che rientrano nell’iscrizione di una delle seguenti Casse previdenziali: Gestione separata; Gestioni autonome INPS; Cassa previdenziale per notariato, farmacisti, avvocati, medici, veterinari, sportivi, commercialisti, ingegneri, ragioneria, consulenti del lavoro. Chiaramente si deve risultare in regola con i contributi versati.

Spetta al padre invece quando si è iscritti alla Gestione Separata si verifica uno di questi eventi: morte della madre, abbandono del figlio da parte della madre; affidamento esclusivo del figlio al padre.

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