Roma, 15 novembre 2025 ā Con la sentenza n. 29758 depositata lā11 novembre, la Corte di Cassazione ha fatto chiarezza su un tema che aveva creato non poca confusione: gli indennizzi COVID-19 per gli operai agricoli a tempo determinato (OTD) non si possono sommare a quelli destinati agli altri lavoratori stagionali. Dopo mesi di dubbi e interpretazioni contrastanti, questa decisione mette un punto fermo sulla gestione degli aiuti economici legati alla pandemia.
Indennizzi a due velocitĆ : cosa cambia davvero
Tutto nasce dai diversi decreti legge varati tra il 2020 e il 2021 per fronteggiare lāemergenza economica. La Corte ha esaminato norme precise, come lāarticolo 30 del DL 18/2020, lāarticolo 84 comma 7 del DL 34/2020 e lāarticolo 69 comma 1 del DL 73/2021, che stabilivano indennizzi specifici per gli OTD. Questi si differenziano da quelli riservati ai lavoratori stagionali di altri settori, come il turismo o le terme, regolati da altre disposizioni (per esempio, lāarticolo 84 comma 8 lettera a) del DL 34/2020).
La Cassazione spiega che il legislatore ha creato un sistema a ādoppio binarioā. In sostanza, operai agricoli e stagionali di altri settori sono stati trattati in modo parallelo, ma distinto, sia nelle norme sia nelle condizioni per accedere agli aiuti.
Requisiti diversi per due categorie distinte
Al centro della sentenza cāĆØ proprio la differenza nei requisiti per ottenere lāindennizzo. Per gli operai agricoli a tempo determinato serve aver lavorato almeno 50 giorni nel settore agricolo. Per gli altri stagionali, invece, basta che il rapporto di lavoro sia finito a causa del COVID-19 e aver svolto almeno 30 giorni di lavoro.
āLa scelta del legislatore riconosce la particolaritĆ del lavoro agricoloā, si legge nella sentenza. āQuesto spiega perchĆ© ĆØ stato previsto un trattamento separato rispetto agli altri stagionaliā. Una lettura che, secondo i sindacati, rispecchia le differenze reali tra la stagionalitĆ in agricoltura e quella in settori come il turismo.
Dietro la separazione, una scelta precisa
La Corte sottolinea che la presenza di due tipi di indennizzi non ĆØ casuale, ma frutto di una decisione voluta. āIl legislatore ha evitato sovrapposizioni per garantire a ogni categoria un percorso chiaro e distintoā, spiega uno degli avvocati che ha seguito il caso.
Nei decreti, in particolare il DL 34/2020 e il DL 73/2021, le misure sono messe fianco a fianco, ma senza mescolarsi. Da qui la decisione della Cassazione: niente cumulo tra gli indennizzi per OTD e quelli per gli altri stagionali.
Cosa cambia per i lavoratori
La sentenza riguarda migliaia di persone. Secondo lāINPS, solo nel 2021 oltre 200mila operai agricoli a tempo determinato hanno chiesto lāindennizzo dedicato. Molti avevano tentato anche la strada delle altre misure per stagionali, sperando di poter sommare gli aiuti.
āFinalmente una risposta chiaraā, commenta un funzionario del patronato Inca-Cgil di Latina. āQualcuno rimarrĆ deluso, certo, ma almeno ora sappiamo a cosa andare incontroā. Anche le associazioni dei datori di lavoro accolgono con favore la decisione: āEra importante evitare trattamenti diversi o doppie erogazioniā, dice un portavoce di Confagricoltura.
Una sentenza che farĆ scuola
La n. 29758 si inserisce in una serie di pronunce simili arrivate negli ultimi mesi, ma è la prima volta che la Cassazione si esprime in modo così chiaro sulla non cumulabilità degli indennizzi tra OTD e altri stagionali.
Gli esperti vedono in questa sentenza un punto di riferimento per il futuro. āLe norme emergenziali sono state scritte in fretta e spesso in modo poco chiaroā, spiega un avvocato esperto di diritto del lavoro. āSolo ora, con il tempo e le sentenze, si stanno definendo i confiniā.
Fino a eventuali modifiche da parte del Parlamento ā per ora non previste ā questa linea della Cassazione sarĆ la guida per chi lavora nel settore agricolo e per chi segue le pratiche legate agli indennizzi COVID-19.
