Milano, 31 dicembre 2025 – La nuova agevolazione fiscale prevista dalla legge di Bilancio 2026 non si potrà applicare ai beni che hanno già usufruito del vecchio tax credit 4.0. A dirlo è la circolare appena pubblicata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che fa chiarezza su chi potrà accedere a questa misura dedicata alle imprese italiane.
Nel documento diffuso poco dopo mezzogiorno, il MEF spiega che i nuovi incentivi fiscali per gli investimenti – pensati per spingere la digitalizzazione e la sostenibilità nelle aziende – non si possono sommare con il tax credit 4.0. La norma è chiara: restano esclusi “i beni materiali e immateriali che hanno già beneficiato degli incentivi del Piano Transizione 4.0 negli anni scorsi”.
Questo chiarimento arriva dopo settimane di confusione tra imprese e associazioni di categoria, che chiedevano un punto fermo sulle regole. “Era necessario un segnale chiaro,” commenta Marco Confalonieri, consulente fiscale in una grande società milanese. “Molte aziende stavano già programmando investimenti contando su entrambi i vantaggi.”
La disposizione riguarda tutte le imprese titolari di reddito d’impresa, senza distinzioni di dimensione o settore. In sostanza, chi nel 2023 o nel 2024 ha comprato macchinari, software o servizi innovativi usando il credito d’imposta 4.0 non potrà più chiedere il nuovo bonus sullo stesso bene, anche se è stato messo in funzione solo quest’anno.
La circolare precisa: “L’esclusione vale sia per i beni già interconnessi sia per quelli ancora da collegare, purché sia stato richiesto anche solo in parte il beneficio 4.0”. Per questo motivo, in queste ore molti imprenditori stanno rivedendo i loro programmi di investimento alla luce delle nuove regole.
Sergio Colombo, presidente di Confindustria Lombardia, sottolinea: “La misura era attesa e serve a evitare sovrapposizioni tra le due agevolazioni. Però molte aziende dovranno rivedere la strategia sugli acquisti.” Le associazioni chiedono ora chiarezza sui tempi: alcune imprese hanno avviato ordini tra fine 2024 e inizio 2025, quando i dettagli non erano ancora noti.
Da fonti del Ministero arriva la motivazione principale: usare con più criterio i soldi pubblici destinati agli investimenti produttivi. “Si rischiava di finanziare due volte lo stesso investimento,” spiega un funzionario coinvolto nella stesura della norma. “Questo avrebbe creato distorsioni nella concorrenza e nei piani delle aziende.”
Il nuovo incentivo fiscale punta infatti a spingere l’acquisto di tecnologie e macchinari più efficienti dal punto di vista energetico e digitale. Ma solo per chi non ha già preso altri vantaggi con il tax credit 4.0. Come dice il sottosegretario all’Economia Giorgio Brambilla: “Le risorse sono limitate, dobbiamo concentrarci su investimenti davvero nuovi.”
In queste ore molte imprese stanno cercando di capire cosa succede nella pratica. Alcuni studi legali segnalano casi borderline: cosa succede se il bene è stato acquistato in leasing? O se l’ordine è partito prima ma la consegna è nel 2026? Il MEF promette chiarimenti con una FAQ attesa per gennaio.
“Per ora abbiamo solo la conferma dell’esclusione generale,” dice Luigi Salemi, tributarista padovano, “ma restano dubbi sulle modalità.” Molti attendono risposte anche su software e servizi digitali: al momento sembra escluso qualsiasi cumulo con altri crediti.
Chi sperava in un doppio vantaggio dovrà rivedere i conti. Le aziende devono muoversi con prudenza e pianificare bene gli investimenti, altrimenti rischiano di perdere i benefici fiscali previsti.
Le associazioni invitano tutti a tenere d’occhio i canali ufficiali del Ministero per aggiornamenti e casi particolari.
La situazione resta fluida, ma – salvo colpi di scena – il messaggio del MEF è chiaro: niente duplicazioni, e fondi pubblici destinati solo a chi punta sull’innovazione vera. Una sfida importante per mantenere competitiva l’industria italiana nei prossimi anni.
Roma, 31 dicembre 2025 – I Piani nazionali devono ora fare i conti con le…
Roma, 31 dicembre 2025 – Il quotidiano online di riferimento per le professioni economico-giuridiche che…
Milano, 31 dicembre 2025 – Un portale di informazione dedicato alle professioni economico-giuridiche sta conquistando…
Milano, 31 dicembre 2025 – Il mondo dell’informazione dedicata a fisco, contabilità e diritto societario…
Roma, 30 dicembre 2025 – È ufficiale: con il Decreto Ministeriale del 24 dicembre 2025,…
Milano, 30 dicembre 2025 – Sono arrivate in questi giorni le nuove indicazioni operative sulla…