Roma, 26 novembre 2025 – Con una **lettera aperta** diffusa questa mattina ai colleghi, il presidente dell’**Associazione Nazionale Commercialisti (ANC)**, Marco Cuchel, ha deciso di parlare chiaro sulle “questioni urgenti” che stanno mettendo alla prova la categoria. Il documento, firmato il 16 ottobre 2025 e reso noto oggi, mette sotto i riflettori temi cruciali per chi lavora nel settore fiscale: dal peso degli adempimenti alle necessità di tutele più concrete.
## **Lettera aperta ANC: Cuchel chiama i commercialisti a fare fronte comune**
Il messaggio, rivolto ai “**colleghi Commercialisti**”, non lascia spazio a dubbi. Cuchel parla di un “momento delicato”, richiamando le difficoltà che la categoria sta attraversando nel mondo fiscale italiano. Una frase spicca subito all’inizio: “Avverto la responsabilità di condividere alcune riflessioni”. Il presidente sottolinea come tutti si trovino “di fronte a sfide che richiedono consapevolezza e coesione”. È un invito diretto: non disperdere energie, restare uniti.
Nella **lettera aperta ANC** si parla di “una stagione di pressioni crescenti” causate dalle continue novità normative. Scadenze che si accavallano, obblighi sempre più numerosi e interpretazioni spesso confuse sono i problemi principali citati da Cuchel. L’obiettivo è chiaro: spingere tutta la comunità professionale a un dialogo serio e costruttivo con le istituzioni.
## **Adempimenti e riforme fiscali: la voce dell’ANC**
Cuchel sottolinea il “carico insostenibile degli adempimenti”, portando come esempio la complicata gestione della dichiarazione dei redditi precompilata e le nuove regole sull’IVA. Più avanti aggiunge: “Svolgiamo un ruolo tecnico fondamentale ma troppo spesso ignorato da chi prende le decisioni”. E ancora: “Rincorriamo istruzioni operative che cambiano troppo in fretta”.
Nel testo c’è anche un riferimento chiaro al rapporto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. “Dobbiamo portare in modo concreto le criticità operative ai tavoli istituzionali”, dice Cuchel. Da qui nasce una richiesta forte, quasi accorata: vogliamo essere coinvolti davvero nelle prossime **riforme fiscali**.
## **Dignità e tutela professionale: richieste urgenti**
La **lettera aperta ANC** insiste su un tema ormai ricorrente nelle assemblee territoriali: la dignità professionale. Cuchel non usa giri di parole: “Serve una tutela vera per chi ogni giorno si assume responsabilità proprie e altrui”. Parla di sanzioni e dei rischi legati agli errori materiali nelle pratiche fiscali.
Tra le righe emerge anche una critica all’attuale sistema sanzionatorio. Il presidente denuncia “l’asimmetria” tra i compiti richiesti ai commercialisti e le tutele effettive riconosciute dalla legge. Un concetto ribadito più volte negli ultimi convegni ANC: è ora di riconoscere formalmente il ruolo sociale dei professionisti del fisco.
## **Unità e confronto con le istituzioni: l’appello finale**
Alla fine della sua **lettera aperta**, Cuchel mette l’accento sul valore della comunità: “La nostra forza sta nella collegialità delle scelte e nella capacità di dialogo”. Ma non basta. Invita tutti gli iscritti a segnalare “le difficoltà quotidiane” tramite i canali dell’associazione, assicurando che ogni problema sarà portato davanti alle autorità competenti.
Secondo alcune fonti raccolte da alanews.it tra i rappresentanti provinciali ANC – soprattutto a Milano e Bologna – la lettera sta già girando tra i gruppi interni all’Ordine. “C’è grande attesa per risposte concrete”, confida un delegato lombardo, segnalando il clima di tensione dopo mesi di annunci su riforme fiscali rimaste ferme.
## **Reazioni e prospettive nella categoria**
La **categoria dei commercialisti** sembra vedere nella lettera una possibile svolta nei rapporti con il governo. Diverse sigle sindacali hanno già manifestato interesse a unirsi su temi come la semplificazione delle norme e la riduzione delle responsabilità. Resta però da capire come risponderanno le istituzioni.
Cuchel chiude invitando alla partecipazione attiva e al dialogo costruttivo. “Solo insieme possiamo difendere il nostro lavoro e il servizio che offriamo al Paese”, scrive.
Per ora, l’**appello dell’ANC** ha acceso un dibattito nuovo tra gli addetti ai lavori, mentre il calendario fiscale 2026 si avvicina con nuove scadenze da affrontare. Sullo sfondo resta sempre più forte la richiesta di riconoscimento e protezione per una categoria che da anni chiede solo di essere ascoltata.
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