Manovra 2024, le misure per la famiglia e la natalità

Dai bonus per gli asili nido agli sgravi per le madri lavoratrici, tutti i provvedimenti a favore dei nuclei con figli. Sale anche l’Iva dal 5% al 10% su assorbenti e prodotti per l’infanzia. Le altre novità della legge di Bilancio sbarcata oggi in Senato

 

Bonus per gli asili nido e per la bolletta elettrica. Ma anche gli sgravi per le madri lavoratrici e il fondo di garanzia per i mutui prima casa. Sono alcune delle misure a favore di famiglia e natalità, un tema bandiera per la coalizione di centrodestra, contenuti nella Manovra 2024, approdata oggi al Senato. D’altra parte la legge di Bilancio riporta l’Iva dal 5% al 10% su assorbenti e prodotti per l’infanzia, come pannolini e latte in polvere.

Dopo due settimane dal varo in Consiglio dei ministri, i partiti in seno alla maggioranza hanno raggiunto l’intesa superando i nodi che restavano da sciogliere. La premier Giorgia Meloni ha ottenuto la blindatura della legge di Bilancio per accelerare l’esame in Aula, dare prova di compattezza e soprattutto per rassicurare i mercati in vista del giudizio dell’agenzia di rating Moody’s in programma il 17 novembre. Se ci saranno da fare altri aggiustamenti, è stato il ragionamento, si cercherà di trovare spazio in altri provvedimenti.

Sgravi per lavoratrici madri

È prevista la decontribuzioni al 100% fino a un tetto massimo di 3mila euro annui, senza limiti di reddito, per tutte le madri lavoratrici con almeno due figli, escluso il lavoro domestico. Lo sgravio dura fino ai 10 anni del bambino più piccolo per le madri con due figli e fino ai 18 anni con tre figli o più.

Bonus asili nido

Il bonus asilo nido per i nati da gennaio 2024 nei nuclei con due figli, di cui il primo minore di 10 anni, e Isee fino a 40mila euro è elevato a 2.100 euro. A questo scopo viene stanziato 1 miliardi e 400 milioni tra il 2024 e il 2029.

Bonus elettrico e fondo mutuo prima casa

Al fondo di garanzia per i mutui prima casa vengono assegnati ulteriori 282 milioni di euro per l’anno 2024. Ammonta a 200 milioni lo stanziamento per il bonus sociale elettrico per il primo trimestre del prossimo anno.

Carta “Dedicata a te”

La dotazione del fondo per la carta “Dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità (382,50 euro una tantum) è incrementata di 600 milioni di euro per il 2024.

Le altre misure della Manovra 2024

La legge di Bilancio che inizia l’iter a Palazzo Madama è lievita a 109 articoli. Valore complessivo circa 24 miliardi di euro. Una Manovra light in tempo di risorse scarse. Da quota 103, con la stretta sull’anticipo della pensione, al rialzo della cedolare secca sugli affitti brevi, dal taglio del cuneo fiscale e alla sforbiciata al canone Rai, fino agli sgravi sulle assunzioni.

Pensioni, torna quota 103 con penalizzazioni

Torna a quota 103 la possibilità di pensione anticipata con 62 anni di età e 41 di contributi ma con alcune penalizzazioni. L’assegno sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo. Si allungano inoltre i tempi per le finestre di uscita: 7 mesi per i lavoratori privati e 9 mesi per i dipendenti pubblici. In ogni caso l’assegno mensile riconosciuto non potrà essere maggiore di quattro volte il trattamento minimo.

Rivalutazione delle pensioni

Rivalutazione piena per le pensioni fino a 2mila euro al mese, 4 volte il minimo. Resta all’85% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2mila e 2.627 lordi) e scende al 22%, dal precedente 32%, per quelle oltre 10 volte il minimo (dai 5mila euro in su). Viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo, al 47% per quelli tra 6 e 8 volte e al 37% per quelli tra 8 e 10 volte.

L’Iva su assorbenti e prodotti per l’infanzia sale al 10%

La Manovra riporta l’Iva dal 5% al 10% su assorbenti e tamponi e sui prodotti per l’infanzia, inclusi i pannolini e latte in polvere. I seggiolini per auto tornano al 22%.

Famiglie con figli
Foto ANSA – lamiapartitaiva.it

Taglio cuneo fiscale

Per il 2024 è confermato il taglio del cuneo contributivo, la misura più costosa della manovra, che vale in tutto 10 miliardi. La sforbiciata sarà di 6 punti per i redditi tra 25mila e 35mila euro, con un aumento netto della busta paga previsto tra i 44 e i 96 euro, mentre per i redditi sotto i 25mila il taglio sarà pari a 7 punti (da 90 a 98 euro in più).

Allo stesso modo viene confermata per il prossimo anno la riduzione dei contributi previdenziali per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro (escluso il lavoro domestico).

Accorpamento prime due aliquote Irpef

Con il 2024 arriva il primo step della riforma fiscale con l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef. Si pagherà il 23% fino a 28mila euro di reddito annuo lordo, il 35% per i redditi tra 28 e 50mila euro, il 43% oltre i 50mila euro. La riforma si accompagna con una revisione delle detrazioni fiscali, che neutralizza il calo dell’Irpef per i redditi sopra i 50mila euro lordi.

Turismo, bonus per lavoro notturno e festivo

Nel 2024 ai lavoratori del comparto turistico e del settore della ristorazione, è riconosciuto un trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi.

Sanità e Pubblica amministrazione

Il fondo per il rinnovo dei contratti pubblici viene incrementato con 8 miliardi tra 2024 e 2025. Il Fondo sanitario nazionale viene incrementato di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026.

Affitti brevi, in arrivo il codice anti-evasione

Per gli affitti brevi debutta il Codice identificativo nazionale (Cin), per tracciare i proprietari che affittano case e combattere l’evasione. Proposta da Forza Italia, la misura arriverà con un emendamento al decreto anticipi collegato alla Manovra. Il gettito atteso, secondo le cifre circolate, è di circa un miliardo.

Cedolare secca al 26%

Viene confermato l’aumento al 26% della cedolare dalla seconda alla quarta casa messa in affitto fino a 30 giorni, mentre l’aliquota resta al 21% per la prima.

Via i “pignoramenti diretti”

Nella Manovra sparisce l’ipotesi di “pignoramento diretto“ contenuto nelle prime bozze. È previsto solo il recupero coattivo. Al fine di assicurare semplificare e velocizzare la procedura di riscossione, e allo stesso tempo evitare condotte elusive da parte del debitore, l’agente può avvalersi, prima di avviare l’azione di recupero coattivo, di modalità telematiche di cooperazione e di strumenti informatici, per l’acquisizione di tutte le informazioni necessarie, da chiunque detenute.

Taglio canone Rai

Il canone Rai viene ridotto da 90 a 70 euro per il 2024. Per il miglioramento della qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale viene riconosciuto alla società un contributo pari a 430 milioni di euro per il prossimo anno.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera
Giorgia Meloni | Foto Alanews – lamiapartitaiva.it

Lavoro domestico, giro di vite anti-evasione

C’è anche il giro di vite per contrastare l’evasione fiscale nel settore del lavoro domestico attraverso la piena interoperabilità delle banche dati di Agenzia delle entrate e Inps per lo scambio e l’analisi dei dati, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali.

Stretta al superbonus

Arriva la stretta sugli immobili ristrutturati con il superbonus al 110%. Se viene rivenduto prima di dieci anni dalla fine dei lavori, la plusvalenza del 26% andrà calcolata tenendo conto del maggior valore dovuto ai lavori di ristrutturazione tranne se è prima casa o immobile ereditato per successione. Viene introdotta inoltre la verifica sulle rendite catastali. L’Agenzia delle entrate accerterà che, dopo i lavori, sia stata fatta la comunicazione ai fini del calcolo del nuovo estimo.

Esclusione titoli Stato da Isee fino a 50mila euro

Nella determinazione dell’Isee, l’indicatore della situazione economico equivalente, sono esclusi, fino al valore complessivo di 50mila euro, i titoli di Stato nonché i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.

Sisma e alluvioni, obbligo assicurazione per le imprese

Per le imprese, con sede legale in Italia o all’estero ma con una stabile organizzazione sul territorio nazionale, viene introdotto l’obbligo di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni immobili e al loro contenuto, ai terreni e ai beni strumentali materiali direttamente causati da calamità naturali e catastrofi come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni e esondazioni.

Ponte Messina, stanziati quasi 12 miliardi

Per il Ponte sullo Stretto di Messina, tra il 2024 e il 2032 vengono stanziati oltre 11 miliardi e 600 milioni “nelle more dell’individuazione di fonti di finanziamento atte a ridurre l’onere a carico del bilancio dello Stato”.

Giubileo 2025, sale la tassa di soggiorno

Per le celebrazioni del Giubileo, la legge di Bilancio stanzia tra il 2024 e il 2026 oltre 600 milioni di euro. Inoltre nel 2025, l’anno delle celebrazioni, i Comuni sono autorizzati a “incrementare” la tassa di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive fino a 2 euro per notte.

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