Prima di procedere al pagamento di una multa fai molta attenzione: potrebbe essere di già andate in prescrizione.
Ogni automobilista deve fare ogni anno dei conti alla mano affinché possa mantenere un’automobile. Infatti, le spese sono davvero tante e nel corso degli ultimi mesi sono anche decisamente più esose. Il costo del carburante fa sì che poter viaggiare con la propria autovettura, sia una spesa abbastanza importante, mettendoci poi anche l’assicurazione annuale, o comunque semestrale, che grava pesantemente sui conti du un’automobilista. Allo stesso modo bisogna considerare altri costi obbligatori.
Tra questi rientrano la revisione, da fare ogni due anni e il bollo auto da pagare. Tutto questo a fine anno porta dei conti importanti alla voce automobile, e bisogna stare attenti a non beccarsi delle multe. Infatti, queste vengono notificate alle volte dopo qualche mese, e prima di pagarle bisogna fare attenzione a dei dettagli in particolare, in quanto potrebbero anche essere già prescritte. Ma come bisogna fare per controllare se una multa è andata in prescrizione?
Una multa da dover pagare è sempre una brutta rogna per un’automobilista. Se beccata in tempo è possibile pagarla in forma ridotta, ma ci sono delle multe che nel corso del tempo, se non pagate, accumulano more ed interessi e il suo importo può vertiginosamente salire. Ed ecco che improvvisamente, un giorno, ci può arrivare a casa una notifica di pagamento di una multa non saldata, di qualche tempo prima.
Per evitare ulteriori sanzioni, si pensa di procedere subito al pagamento, ma bisogna comunque prestare attenzione. Infatti, alcune di esse potrebbero essere di già cadute in prescrizione. E allora si rischia, in questo senso, di pagare qualcosa che non andrebbe pagata in quanto sono scaduti i termini e per i quali è stata prescritta.
In caso di una infrazione, prima o poi ci sarà notificata una multa a casa. Questa deve pervenire al titolare del veicolo entro 90 giorni dal rilevamento dell’infrazione, dopodiché parte la riscossione. Per poterla pagare in maniera ridotta del 30%, è possibile pagarla entro 5 giorni dalla notifica. Entro i 60 giorni, il pagamento sarà comunque ridotto, superati questi 60 la sanzione è piena, e più passano i giorni più aumentano more ed interessi, con il rischio di avere anche una sanzione di un fermo amministrativo.
Ma attenzione: entro un periodo di 5 anni il debito cade in prescrizione. In questi 5 anni però, non deve essere stata notificata altra ingiunzione di pagamento, in quanto il processo si blocca e riparte. Ma la richiesta di pagamento può cadere in prescrizione se dalla certificazione del debito fino alla notifica della cartella esattoriale, saranno passati due anni. Quindi, è bene pagare i propri debiti pendenti, ma qualcuno potrebbe essere di già prescritto.
Roma, 8 ottobre 2025 – Questa mattina il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti (ANC) ha inviato…
Roma, 8 novembre 2025 – Ieri il governo ha presentato la Legge di Bilancio 2026,…
Francoforte, 8 novembre 2025 – La Banca centrale europea ha scelto oggi di lasciare i…
Roma, 7 novembre 2025 – La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 28846 depositata il…
Milano, 7 novembre 2025 – Confindustria ha lanciato ieri una piattaforma digitale pensata per le…
Genova, 28 ottobre 2025 – Tensione e malumori hanno segnato il congresso nazionale dei commercialisti…