Mutui: sbloccati i rimborsi, Federconsumatori spiega come avere indietro i tanti soldi

Federconsumatori dà una concreta speranza a tutti coloro che avevano pagato troppi interessi sui mutui casa o prestiti.

Le banche non si sono comportate in maniera trasparente e adesso la verità sta venendo a galla. Purtroppo centinaia di migliaia di persone hanno pagato rate troppo alte del mutuo per la casa o per finanziamenti e prestiti, e adesso hanno diritto a un risarcimento.

chi ha preso mutui a tasso variabile può fare ricorso
Molti cittadini potranno chiedere il rimborso alle banche – Lamiapartitaiva.it

Il merito di questa piccola vittoria è da attribuirsi a Federconsumatori, che da tempo aveva denunciato come alcuni istituti bancari avessero applicato interessi non dovuti, a danno dei clienti che hanno pagato di più il prestito o mutuo. Ecco cos’è successo e come evolverà la situazione.

Mutui, adesso puoi chiedere il rimborso, ecco a chi spetta e come fare la domanda

Un’importante ordinanza della Cassazione di dicembre afferma che “È possibile chiedere indietro quanto versato negli anni compresi tra il 2005 e il 2008 quando veniva applicato l’indice euribor“.

I cittadini e le imprese che durante quegli anni hanno acceso dei mutui, leasing, o prestiti in banca possono adesso ottenere giustizia, perché molti di essi probabilmente hanno pagato alle banche più del dovuto. Secondo il Presidente di Federconsumatori, infatti, è possibile che almeno un migliaio di soggetti abbiano le carte in regola per chiedere un rimborso alla banca.

Un’ordinanza della Corte di Cassazione del 13 dicembre scorso, ha finalmente dato ragione a un gruppo di cittadini che aveva fatto ricorso contro alcuni istituti bancari. La colpa del misfatto è dell’indice euribor, quello che le banche all’epoca dei fatti applicavano per decidere i tassi di interesse a prestiti e mutui.

banche coinvolte nel rimborso degli interessi
Sono almeno 7 le banche che dovranno risarcire i clienti – Lamiapartitaiva.it

Già nel 2013 la Corte di Giustizia europea stabilì che almeno 7 banche avevano manipolato la formazione di questo indice andando di conseguenza a variare gli importi dei tassi di interesse nei mutui a tasso variabile“, sostiene l’avvocato Federica Manenti. La sentenza però non venne “divulgata” fino al 2016 e non è un caso che si sia atteso tutto questo tempo, perché esistono dei limiti temporali entro cui i cittadini possono fare ricorso e ottenere eventuali risarcimenti.

La recente ordinanza della Cassazione, però, può essere impugnata non solo da chi aveva avuto rapporti con le 7 banche di cui sopra ma anche dai ” clienti che si sono visti applicare l’indice Euribor al proprio prestito, mutuo, leasing o apertura di credito“.

Possono fare ricorso, cercando assistenza da Federconsumatori, tutti coloro che dal 29 settembre 2005 al 31 maggio del 2008 avevano acceso un mutuo a tasso variabile. Secondo le prime stime, ogni famiglia potrebbe ricevere anche fino a 7 mila euro di rimborso, anche se ovviamente ogni caso è a sé e solamente tramite il ricorso si potrà capire l’entità eventualmente spettante.

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