Partita Iva, chiusura o variazione: tutto quello che devi sapere per non avere problemi

Partita Iva: verifica se è più conveniente variarla o chiuderla, ecco che cosa ti conviene e quale è la scelta migliore.

La partita Iva è una grossa spesa da sostenere, le tasse a volte possono essere davvero troppo alte e chi la apre può sentirsi sotto pressione. La libera professione, ha sicuramente i suoi vantaggi, in termini di flessibilità e libertà, tuttavia ha anche dei contro.

quando conviene chiudere partita iva
Patita Iva, cosa devi sapere in caso di chiusura o variazione – (lamiapartitaiva.it)

Un lavoratore autonomo infatti non ha mai alcuna sicurezza, guadagna solo quando lavora e non ha il diritto a ferie o altre agevolazioni prestabilite che di solito ha un dipendente. Dunque quando non si guadagna abbastanza e il gioco potrebbe non valere la candela, viene naturale chiedersi se non sia più conveniente chiudere la partita Iva.

Partita Iva, verifica se è meglio variarla o chiuderla definitivamente

In alcuni casi, potrebbe capitare di dover chiudere la propria partita Iva, farlo chiaramente è possibile, tuttavia bisogna tenere a mente però alcuni punti. Il numero di partita Iva stabilito all’apertura dell’attività, non può essere cambiato in nessun caso, è però possibile applicare delle modifiche all’attività svolta seguendo i vari step burocratici.

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Chiudere la Partita Iva, ecco tutti gli step burocratici -(lamiapartitaiva.it)

Anche se il numero di partita Iva non può essere cambiato, si possono apportare delle modifiche, ciò potrebbe essere necessario quando la propria attività cambia o se ne aggiungono altre. Chi si trova in questa situazione sarà tenuto a modificare il proprio codice Ateco. Ogni modifica deve essere obbligatoriamente comunicata all’agenzia delle entrate. Per cambiare il proprio codice, bisognerà servirsi del modulo AA9/12, che dovrà essere compilato in ogni sua parte e successivamente inoltrato all’agenzia delle entrate.

Il documento potrà essere inviato o tramite PEC, o con una raccomandata, o caricando il tutto telematicamente tramite il software dedicato, in alternativa è anche possibile consegnarlo allo sportello dell’agenzia delle entrate di riferimento. Per chiudere la partita Iva invece, bisognerà inviare sempre  il modello AA9/12, all’agenzia delle entrate e compilare la sezione dedicata. Si ricorda inoltre che le partite Iva rimaste inattive per un tempo pari a 3 anni, saranno chiuse in maniera automatica d’ufficio.

Entrambe le comunicazioni dovranno essere inoltrate all’agenzia delle entrate entro massimo 30 giorni dalla data di variazione a cessazione dell’attività. Chiudere la propria partita Iva, non ha un costo, si tratta infatti di un’opzione messa a disposizione dei lavoratori in formula gratuita. Chiaramente se ci si rivolgerà a un professionista del settore, a quel punto andrà pagato il consulente di riferimento e bisognerà mettere in conto il costo della consulenza.

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