Economia

Rischi di pagare di più se vuoi risparmiare con la lavatrice

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Daniele Orlandi

C’è un comportamento adottato allo scopo di risparmiare con la lavatrice che, al contrario, potrebbe costarvi molto caro

Con le bollette dell’elettricità ancora a livelli elevati, gli italiani hanno cercato tutte le strade possibili per razionalizzare i consumi da un lato e capire in quali altri modi ridurre le spese dall’altro. Chiaramente questa mutazione nei comportamenti ha interessato in primis gli elettrodomestici e dispositivi elettrici più energivori, ma anche quelli maggiormente utilizzati nel corso della giornata: dal phon al forno, dal microonde fino al binomio lavatrice/asciugatrice.

Attenzione a come viene usata la lavatrice: i casi nei quali si rischia di pagare tanto (lamiapartitaiva.it)

E, focalizzandoci proprio sulla lavatrice, è stato messo in atto con sempre maggior frequenza un comportamento finalizzato proprio alla riduzione dei costi in bolletta. Senza valutare però una possibile conseguenza che potrebbe impattare ancor più pesantemente sui bilanci familiari. Scopriamo di che cosa si tratta.

Lavatrice, il comportamento per risparmiare che potrebbe costarvi caro

Come in molti sanno esistono le cosiddette fasce di consumo per quanto riguarda l’energia elettrica e l’impiego all’interno di alcune di esse dei propri elettrodomestici e di tutti quei dispositivi che devono essere collegati alla corrente per poter funzionare potrebbe avere delle conseguenze benefiche dal punto di vista dei costi giornalieri, settimanali e mensili. Questo perché all’interno di tali fasce il costo dell’energia elettrica è sensibilmente ridotto rispetto ad altri orari e diviene estremamente vantaggioso far funzionare in questi orari gli elettrodomestici, come la lavatrice, che devono essere spesso avviati ripetutamente nell’arco della giornata.

Accendere la lavatrice di notte in condominio. Cosa si rischia (lamiapartitaiva.it)

Attenzione però perché questo comportamento non porta sempre a conseguenze benefiche ed anzi potrebbe costarvi carissimo. Il motivo? Semplice: il fatto di abitare in un condominio rende questa pratica piuttosto complessa. In tale contesto è infatti necessario, come previsto dai regolamenti condominiali, non andare a turbare la quiete comune limitando quelle azioni che, in determinati orari, potrebbero comportare un fastidio agli altri condomini in primis per quanto concerne il riposo. Va da sé che i cosiddetti ‘rumori molesti’ andranno per quanto possibile evitati, non ascoltando musica ad alto volume.

Ma anche prestando attenzione all’abbaiare dei cani ed evitando di usare elettrodomestici rumorosi, come la lavatrice e specialmente in modalità centrifuga. Farla andare durante la notte o la mattina presto (pur non esistendo per legge veri e propri orari limite) potrebbe, secondo quanto previsto dal Codice civile, portare a conseguenze spiacevoli qualora i rumori prodotti superino il limite di tollerabilità. In caso di violazione del regolamento condominiale si rischia una multa di 200 euro ma in caso di comportamento reiterato la sanzione potrebbe raggiungere gli 800 euro. I vicini potrebbero, in casi estremi, rivolgersi anche al giudice per richiedere un intervento e chiedere in tale contesto anche un eventuale risarcimento danni.

Daniele Orlandi

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