Roma, 6 novembre 2025 – Dal 30 novembre al 10 dicembre 2025, le imprese con un contratto di solidarietà difensiva di tipo A in corso o stipulato potranno chiedere lo sgravio contributivo previsto dalla legge. Lo ha annunciato ieri il Ministero del Lavoro con una nota pubblicata sul proprio sito. Questa misura riguarda i contratti relativi al 2025 e vuole dare una mano alle aziende che riducono l’orario di lavoro per evitare licenziamenti.
Sgravio contributivo per i contratti di solidarietà: cosa c’è da sapere
Secondo l’articolo 6, comma 4 del DL 510/96, le imprese che adottano un contratto di solidarietà difensiva di tipo A possono ottenere una riduzione del 35% dei contributi a loro carico. Il beneficio si applica ai lavoratori che vedono una riduzione dell’orario superiore al 20%, come stabilito nell’accordo sindacale firmato tra azienda e rappresentanti dei lavoratori.
Il Ministero ha precisato che la domanda per lo sgravio contributivo va presentata in un’unica soluzione per ogni singolo accordo, coprendo tutto il periodo di riduzione indicato. Se ci sono più accordi, anche uno dopo l’altro senza interruzioni, bisogna inviare domande separate, ciascuna riferita al proprio periodo.
Come presentare la domanda
Le richieste vanno inviate solo attraverso l’applicativo web “sgravicdsonline”, disponibile sul sito del Ministero del Lavoro. Per accedere serve usare le credenziali SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE), non sono previste altre modalità. Il sistema sarà aperto dalle 9:00 del 30 novembre fino alle 23:59 del 10 dicembre.
Un dettaglio importante riguarda il pagamento dell’imposta di bollo: deve essere fatto tramite il sistema “PagoPA”, integrato direttamente nell’applicativo. Senza il pagamento, la domanda non potrà essere inviata. “Abbiamo voluto semplificare tutto e garantire la tracciabilità dei pagamenti”, ha spiegato un funzionario del Ministero, sottolineando l’intento di evitare errori e ritardi.
Chi può accedere allo sgravio
Lo sgravio contributivo è pensato per le aziende che, davanti a crisi o calo di attività, hanno scelto il contratto di solidarietà difensiva. Questo strumento permette di ridurre le ore di lavoro dei dipendenti, distribuendo il sacrificio tra più persone e limitando così i licenziamenti di massa. Nel 2024, secondo il Ministero, sono stati firmati oltre 1.200 accordi in Italia, soprattutto nei settori manifatturiero e metalmeccanico.
Per accedere allo sgravio, le imprese devono assicurarsi che la riduzione dell’orario superi il 20% per i lavoratori coinvolti. “È una misura che aiuta a mantenere i posti di lavoro e a dare respiro alle aziende in difficoltà”, ha commentato Marco Bianchi, responsabile relazioni industriali di Confindustria.
Scadenze e consigli utili
Il tempo per presentare le domande è breve: solo dieci giorni, dal 30 novembre al 10 dicembre. Il Ministero invita le imprese a preparare per tempo la documentazione e a controllare che SPID o CIE funzionino correttamente. In caso di problemi tecnici, c’è un servizio di assistenza attivo sul portale ufficiale.
Ogni domanda deve includere copia dell’accordo sindacale e i documenti che dimostrano la riduzione oraria effettiva. Solo dopo i controlli, lo sgravio sarà riconosciuto e applicato sui contributi da versare.
Che impatto avrà questa misura
Questa iniziativa fa parte delle azioni per sostenere l’occupazione e la tenuta delle imprese italiane. Secondo gli esperti, lo sgravio contributivo potrebbe alleggerire i costi del lavoro per migliaia di aziende nel 2025. “Non è una soluzione definitiva – ha detto un consulente del lavoro di Roma – ma un aiuto concreto in una fase ancora incerta per molti settori”.
Resta da vedere quanti ne beneficeranno davvero e quale sarà l’effetto sui posti di lavoro nei prossimi mesi. Intanto, il Ministero invita a consultare la pagina dedicata sul sito per tutte le istruzioni e gli aggiornamenti.
