Economia

2000 euro in meno da pagare su mutuo e affitto

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Claudio Rossi

L’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni dettagliate su come poter pagare 2.000 euro in meno su mutuo e affitto. Tutto quello che c’è da sapere

Con la pubblicazione della circolare n. 5/E del 7 marzo 2024, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato il rilascio ufficiale di un importante bonus. Sostanzialmente andremo a pagare circa 2.000 euro in meno su mutuo e affitto. Ecco quanto comunicato dall’Ente diretto da Ernesto Maria Ruffini.

2.000 euro in meno su mutuo e affitto: la circolare dell’Agenzia delle Entrate foto: Ansa – (lamiapartitaiva.it)

La nuova circolare fornisce istruzioni dettagliate su come richiedere il rimborso al datore di lavoro e sui documenti necessari per giustificare la restituzione dei fondi. I rimborsi non consentono di beneficiare di altre agevolazioni fiscali. Si pensi a detrazioni per affitto o mutuo, poiché non possono essere considerati costi effettivamente sostenuti.

Nonostante la decisione finale spetti al datore di lavoro, il dipendente ha l’obbligo di segnalare al proprio datore di lavoro l’opportunità di ottenere il bonus maggiorato fino a 2.000 euro, indicando il codice fiscale dei figli. Deve inoltre fornire la documentazione necessaria per giustificare il rimborso e dichiarare di non aver già ricevuto rimborsi da altri datori di lavoro.

2000 euro in meno da pagare su mutuo e affitto

La circolare dell’Agenzia delle Entrate parla dunque del bonus casa in busta paga, una misura inclusa nell’ampio elenco dei vantaggi accessori. La circolare fornisce chiarimenti sulle recenti modifiche fiscali riguardanti il benessere aziendale, stabilendo che i beni e i servizi forniti, così come le somme erogate o rimborsate ai dipendenti dai datori di lavoro, non contribuiranno alla formazione del reddito fino a un massimo di 1.000 euro, o 2.000 euro per coloro che hanno figli a carico.

2000 euro in meno da pagare su mutuo e affitto – (lamiapartitaiva.it)

Conosciuti come vantaggi accessori, questi vantaggi includono ora anche le spese di affitto e mutuo, aggiungendosi alla novità dell’anno precedente che consentiva ai datori di lavoro di rimborsare le spese per le utenze di luce, gas e acqua sostenute dai dipendenti.

Il bonus casa, inclusi affitto e mutuo, sarà attivo nel 2024, come stabilito dall’articolo 6 della legge di Bilancio. Questa disposizione consente ai datori di lavoro di rimborsare ai dipendenti non solo i costi delle utenze, ma anche le spese di affitto della prima casa e gli interessi sul mutuo per l’abitazione principale.

Il rimborso per l’affitto è calcolato in base al canone mensile, mentre per i mutui viene rimborsato solo il tasso d’interesse. Solo i dipendenti del settore privato possono beneficiare di questo vantaggio, a discrezione del datore di lavoro. Affinché il dipendente possa richiedere il rimborso, il contratto di affitto deve essere regolarmente registrato e pagato durante l’anno fiscale in corso, non potendo beneficiare di rimborsi per canoni pagati nell’anno precedente.

Le soglie di detassazione per i vantaggi accessori nel 2024 sono state alzate, con un limite di 1.000 euro per tutti i lavoratori e 2.000 euro per coloro con figli a carico. Queste soglie si applicano a tutti i vantaggi accessori, compreso il bonus casa, escludendo il bonus benzina, che non è stato confermato per il 2024.

Claudio Rossi

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