Affitti: stangata sui proprietari da parte della Cassazione, gli inquilini festeggiano e risparmiano

Attraverso una apposita sentenza, la Cassazione bastona i furbetti degli affitti e gli inquilini festeggiano: cosa cambia.

Avere casa di proprietà è il sogno di tantissimi italiani ma, al giorno d’oggi soprattutto, non tutti possono permettersi questo lusso. Pagare un mutuo è infatti, per molti, una situazione insostenibile e così la scelta cade nel vivere in una casa in affitto, da soli o insieme ad altre persone soprattutto tra studenti o giovani lavoratori.

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Nuova sentenza della Cassazione sugli affitti – Lamiapartitaiva.it

Capita spesso, per le persone che vivono in una casa in affitto, risiedervi senza avere un regolare contratto di locazione. La mancanza di un contratto non solo va contro la legge ma non tutela nemmeno l’affittuario che potrebbe essere cacciato di casa senza alcun preavviso proprio dal locatore.

Affitti e contratti: la sentenza della Cassazione ribalta tutto

Ad aiutare gli affittuari è la Corte di Cassazione che ha emesso una sentenza rivoluzionaria che avrà un impatto significativo sul mercato degli affitti in Italia. La sentenza, con l’ordinanza n. 8968 del 30 Marzo 2023, stabilisce che un contratto di locazione non registrato è nullo e privo di effetti legali. Inoltre la registrazione tardiva di un contratto di locazione non ha effetto retroattivo.

Cosa significa, in altre parole, questa sentenza per i locatori e gli inquilini? Innanzitutto i locatori devono registrare tempestivamente i contratti di locazione per garantirne la validità e tutelare i propri diritti. Gli inquilini, invece, devono verificare che il contratto di locazione sia stato regolarmente registrato prima di firmare.

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Cassazione e affitti: la nuova sentenza – Lamiapartitaiva.it

La sentenza rappresenta un passo avanti importante per la trasparenza e la sicurezza nel mercato degli affitti. Inoltre, scoraggia i “furbetti” che tentavano di evadere le tasse o di approfittare di situazioni irregolari. Vediamo ora alcuni punti chiave della sentenza della Cassazione del marzo 2023.

Innanzitutto la registrazione del contratto di locazione è un obbligo di legge per entrambi le parti. Poi, la mancata registrazione del contratto comporta la nullità dello stesso; ancora, la registrazione tardiva del contratto non sana la nullità, ma può avere effetti per il futuro. Infine, in caso di due contratti di locazione tra le stesse parti, prevale quello registrato per primo.

Cosa devono quindi fare coloro che hanno un contratto di locazione non registrato? In questo caso è consigliabile regolarizzare la situazione al più presto. La registrazione può essere effettuata presso l’Agenzia delle Entrate. Per maggiori informazioni sulla registrazione dei contratti di locazione, è possibile consultare il sito web dell’Agenzia delle Entrate o rivolgersi a un professionista.

La sentenza della Cassazione rappresenta un importante passo avanti per la tutela dei diritti di locatori e inquilini. Per questo motivo è importante che tutti siano consapevoli delle nuove regole e si adoperino per la loro corretta applicazione.

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