Ammortizzatori sociali 2024: quali sono quelli disponibili e come richiederli

Grande novità in arrivo nel corso dell’anno con i nuovi ammortizzatori sociali. Sono diversi quelli disponibili: come richiederli.

Sono diversi gli ammortizzatori sociali in arrivo nel corso di quest’anno. Queste sono misure a sostegno economico dei lavoratori licenziati o che hanno dovuto sospendere involontariamente quella che è la loro attività lavorativa. Sono diversi gli aiuti in tal senso come ad esempio la Cassa Integrazione che si divide in straordinaria, ordinaria o in deroga, ma anche le indennità di disoccupazione come NASpI e Dis Coll. Queste misure quindi sono rivolte ad una determinata platea di cittadini della penisola.

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Tutte le novità presentate dall’ultima Manovra di Bilancio – Lamiapartitaiva.it

Lo scopo di queste misure è quello di sostenere da un punto di vista economico i lavoratori che rimangono senza lavoro o che hanno dovuto sospendere la propria attività lavorativa per ragioni che non dipendono dal proprio volere. Sono diverse le trasformazioni di questi ammortizzatori sociali rispetto a quelli introdotti dal Jobs Act, specialmente con la riforma collegata alla Legge di Bilancio del 2022.

Gli ultimi interventi veri e propri, invece sono arrivati nell’ultima legge di Bilancio ed è importante sapere cosa cambia.

Ammortizzatori sociali, tutte le novità in arrivo: quali sono e come richiederli

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto significative novità in merito agli ammortizzatori sociali, rendendole efficaci dal 1° gennaio 2024 in poi. Queste modifiche hanno impatto su diversi aspetti della sicurezza sociale, mirando a garantire una maggiore tutela per i lavoratori e le imprese. Una delle novità più rilevanti è la strutturazione dell’ISCRO, un contributo rivolto ai lavoratori autonomi con partita IVA iscritti alla Gestione Separata. Questo sostegno è destinato a coloro che, nell’anno precedente, hanno subito una contrazione dei guadagni.

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Quali sono gli ammortizzatori sociali disponibili e come richiederli – Credits: Ansa Foto – Lamiapartitaiva.it

Sempre all’interno dell’ultima legge di Bilancio sono state stanziate risorse per un importo di 70 milioni di euro per il Fondo sociale per occupazione e formazione. Queste risorse sono finalizzate a sostenere i trattamenti di integrazione salariale straordinaria e mobilità in deroga per i lavoratori dipendenti presso imprese operanti in aree di crisi industriale complessa. Il governo italiano ha poi riconosciuto anche un ulteriore periodo di trattamento di CIGS alle imprese di interesse strategico nazionale con almeno 1.000 dipendenti, coinvolte in piani di riorganizzazione aziendale complessi e non ancora completati.

La Legge ha poi sospeso il trattamento di integrazione salariale per processi di riorganizzazione e situazioni di particolare difficoltà economica. Grazie all’ultima Manovra però è stato ampliato il congedo parentale per il 2024, portando l’indennità all’80% per un periodo esteso a 2 mesi rispetto al mese singolo dell’anno precedente. L’INPS ha quindi fornito tutte le novità a riguardo con la circolare del 5 gennaio 2024, nella quale vengono rivelati i dettagli tecnici di questi ammortizzatori sociali. Inoltre sarà proprio l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ad erogare queste prestazioni.

Ammortizzatori sociali, la lista completa: tutte le novità

Nel corso del 2024 continueranno ad essere attivi per i lavoratori dipendenti e i titolari di contratti di collaborazione NASpI e DIS-COLL. Per i cittadini italiani ci sarà anche l’indennità di discontinuità Lavoratori dello spettacolo che sostituisce l’ex ALAS. Infine come abbiamo visto in precedenza c’è anche il Bonus Lavoratori Autonomi ISCRO, che fornisce sostegno al reddito per i lavoratori autonomi con partita IVA che hanno subito una contrazione dei guadagni. Sono invece altri gli ammortizzatori sociali in costanza di Rapporto di Lavoro.

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Tutti gli aiuti possibili – lamiapartitaiva.it

La prima ovviamente è la Cassa Integrazione che si applica ai lavoratori dipendenti con attività sospesa o ridotta per difficoltà aziendali. Un altro della lista è il Fondo di Integrazione Salariale in grado di dare sostegno al reddito per settori non coperti dalla normativa sull’integrazione salariale. Per le imprese con almeno 50 dipendenti invece c’è il contratto di Espansione che consente una fuoriuscita agevolata dal rapporto di lavoro ai fini del trattamento pensionistico. Infine troviamo l’assegno di Ricollocazione che fornisce voucher per servizi di assistenza alla ricerca di occupazione.

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