Arretrati sulle pensioni di febbraio già pronti: a chi spettano e come calcolare gli errori

Nel mese di febbraio arriveranno gli arretrati sulle pensioni per tantissimi pensionati? Ecco tutti i dettagli al riguardo.

Sono in arrivo notizie importanti per molti pensionati italiani che, a partire dal mese di febbraio, avranno accreditati gli arretrati sul loro assegno pensionistico. La Legge di Bilancio 2024, infatti, porta numerose novità anche in tema previdenziale, novità che vanno ad influire sia sui contribuenti che sui pensionati.

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Importanti novità per gli arretrati pensionistici – Lamiapartitaiva.it

Per quanto riguarda i pensionati, i requisiti di pensionamento si fanno più rigidi: per la pensione di vecchiaia bisogna avere compiuto i 67 ani di età mentre, per quella anticipata, serviranno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Gli assegni pensionistici più bassi saranno invece rivalutati fino al 5,4%.

Pensioni: ecco quando arriveranno gli arretrati

Sfortunatamente sono in arriva brutte sorprese per i pensionati italiani che percepiscono assegni da 1.500 euro netti mensili in su. Questi non solo hanno avuto un drastico taglio della rivalutazione, che si porteranno dietro per tutta la vita, ma riceveranno l’aumento tagliato solo nel mese di marzo e non prima.

L’INPS non è infatti riuscito a fare prima i conteggi per inserire gli incrementi ridotti già a gennaio, ma non riuscirà a farlo neanche per febbraio. Sarà dunque a partire dal cedolino del mese di marzo che saranno inseriti anche gli arretrati pensionistici relativi ai mesi di gennaio e febbraio.

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Arretrati pensione febbraio e marzo, ecco quando verranno pagati – Lamiapartitaiva.it

A confermare il ritardo è lo stesso INPS in una nota in cui spiega che l’Istituto, “dal 1° gennaio ha provveduto ad attribuire la rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali nella misura del 100% a tutti gli utenti che abbiano ottenuto in pagamento, nell’anno 2022, rate di pensione per un importo inferiore o uguale a 2.101,52 euro (quattro volte il trattamento minimo)”.

“Per tutti gli altri pensionati – continua la nota dell’INPS – nel mese di marzo 2023, l’Inps procederà ad attribuire la perequazione in percentuale in base all’importo annuale in pagamento, come previsto dall’art. 1 comma 309 della legge di bilancio. Nel mese di marzo saranno inoltre posti in pagamento anche gli arretrati riferiti ai mesi di gennaio e febbraio 2023″.

Le brutte notizie, però, non finiscono qui dal momento che ci sarà anche una drastica stretta per quanto riguarda le rivalutazioni. Se da un lato i trattamenti minimi potranno contare su un super-adeguamento del 120% (e ancora più elevato per gli over-75), coloro che ricevono più di 2.100 euro lordi mensili dovranno fare i conti con un mancato incremento che cresce al crescere dell’importo.

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