Assegno di inclusione con ISEE basso: come e chi può fare domanda

Da gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza verrà sostituito dell’assegno di inclusione. Vediamo chi potrà fare richiesta.

Il 31 dicembre 2023 non finirà solo l’anno ma cesserà di esistere anche il Reddito di cittadinanza. Al suo posto, a partire da gennaio 2024, subentrerà l’assegno di inclusione. In questo articolo vi spieghiamo chi potrà fare richiesta per ottenere il nuovo sussidio.

Come funzionerà l'assegno di inclusione
Assegno di inclusione da gennaio 2024/ Lamiapartitaiva.it

La fine del 2023 segnerà la fine anche del Reddito di cittadinanza. La misura nata nel 2019 per volere del Movimento Cinque Stelle è stata cancellata dal Governo Meloni anche se molti continuano ancora a beneficiare del sussidio statale. L’Esecutivo, con la legge di Bilancio 2023, aveva stabilito che il Reddito di cittadinanza poteva essere erogato solo per 7 mesi a ciascun nucleo familiare.  Di conseguenza molte famiglie, a partire dallo scorso luglio, hanno iniziato a perdere l’aiuto.

Tuttavia l’agevolazione continua ad essere erogata a tutti quei nuclei familiari in cui sia presente almeno un soggetto non in grado di lavorare. Sono considerati non in grado di lavorare i disabili, i minori di 18 anni e le persone che hanno già compiuto 60 anni. Tutti costoro riceveranno il Reddito fino alla fine dell’anno.

Assegno di inclusione: ecco chi potrà riceverlo

L’assegno di inclusione sarà simile al Reddito di cittadinanza per importo e per durata ma sotto altri aspetti, invece, sarà molto diverso. In particolare saranno diversi i requisiti necessari per ottenere questo nuovo aiuto. Vediamo, quindi, chi avrà diritto a ricevere l’agevolazione che partirà da gennaio.

Assegno di inclusione requisiti
Chi potrà ricevere l’assegno di inclusione/ Lamiapartitaiva.it

L’assegno di inclusione avrà lo stesso importo del vecchio Reddito di cittadinanza: 500 euro al mese più altri eventuali 280 per pagare l’affitto. Potrà essere erogato per 18 mesi e rinnovato per altri 12. Come il Reddito di cittadinanza anche l’assegno di inclusione non spetta al singolo ma all’intero nucleo familiare. La differenza sostanziale è che, con il Reddito di cittadinanza, tutti i componenti familiari avevano lo stesso valore. Con l’assegno di inclusione viene riconosciuta una maggiorazione solo per i componenti della famiglia disabili o con almeno 60 anni o affetti da disagi psico-sociali o che si prendono cura di minori con meno di 3 anni.

L’assegno di inclusione, spetterà, anche a quelle famiglie in cui almeno un componente è affetto da disagi mentali e preso in cura dai servizi territoriali. Per richiedere il nuovo aiuto si può accedere al portale dell’Inps oppure fare richiesta attraverso un Patronato. Possono fare richiesta le famiglie che, oltre ai requisiti già spiegati, presentano i seguenti requisiti reddituali:

  • reddito familiare non superiore a 6000 euro l’anno o non superiore a 7560 euro l’anno se tutti i componenti della famiglia hanno almeno 67 anni o se non sono autosufficienti;
  • patrimonio immobiliare non superiore a 150.000 euro;
  • patrimonio mobiliare  non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente fino ad un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo. A tali soglie bisogna aggiungere ulteriori 5000 euro per ogni componente familiare disabile e ulteriori  7.500 euro per ogni componente familiare non autosufficiente;
  • nessun componente della famiglia deve possedere autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta;
  • nessun componente del nucleo familiare deve essere stato sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione o condannato nei dieci anni antecedenti alla richiesta.
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