Bloccare il prezzo dell’energia è possibile: ferma il passaggio al mercato libero, risparmierai centinaia di euro

Passaggio al mercato libero dell’energia entro l’anno: puoi evitarlo. Ecco quello che devi sapere e qual è l’iter da seguire.

Entro la fine del 2023 i nostri contratti relativi all’utenza gas cambieranno: dal mercato tutelato si passerà al mercato libero. Come sappiamo si rientrava nel mercato tutelato se l’utente aveva problemi di fragilità economica. Entro il 10 gennaio per quanto riguarda il gas e poi a marzo per l’energia elettrica, il mercato tutelato non esisterà più e tutti dovremo scegliere, se siamo nel mercato tutelato, una nuova offerta. Esiste un modo per non fare il passaggio o è assolutamente improrogabile?

Mercato libero gas-come fare per non entrarci
Vuoi rimanere nel mercato tutelato? Fai così-lamiapartitaiva.it

In realtà ci sono famiglie che verranno comunque tutelate perché considerate vulnerabili e in genere sono già state identificate: quelle che usufruiscono del bonus sociale, quelle che hanno più di 75 anni, quelle con  disabili. A loro è già stato mandato un avviso in cui si spiegava che, se volevano rimanere nel contratto in essere, non era necessario fare nulla a meno che non volessero loro rescindere il contratto. Ma se non si appartiene a queste categorie come si può fare?

Fermare il passaggio al mercato libero si può. Ecco cosa bisogna fare.

Abbiamo detto che le famiglie considerate vulnerabili che sono nel mercato tutelato delle utenze gas, possono rimanere con il vecchio contratto a certe condizioni che sono: la situazione economica disagiata, per esempio quelli che ricevono assistenza dai comuni di appartenenza, l’età avanzata e la presenza di un disabile nel nucleo familiare. Questi utenti non devono fare scelte e continueranno a rimanere nel mercato tutelato che si chiamerà servizio di tutela della vulnerabilità, senza fare nulla.

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Per quelli invece che non sono stati considerati vulnerabili ma che hanno situazioni economiche disagiate, c’è la possibilità di avere le condizioni della tutela nel mercato  facendo una domanda direttamente all’erogatore del servizio. In realtà si tratta di una domanda con autocertificazione che l’utente dovrà inviare alla società che eroga il servizio o ad un’altra di sua scelta. La società, fatti i dovuti controlli, provvederà a dare l’esito della richiesta. Facciamo molta attenzione perché dichiarare il falso è un reato ed è punito con sanzioni amministrative piuttosto salate. Il disagio economico dovrà essere effettivamente tale.

Per quanto riguarda invece la fornitura dell’energia elettrica, il cui passaggio al mercato libero avverrà in marzo, c’è qualcosa di diverso per quanto riguarda le categorie degli utenti vulnerabili: si aggiungono alle altre anche la presenza di un familiare in gravi condizioni di salute tali che abbia bisogno dell’elettricità per usare macchinari medico terapeutici o chi ha un’utenza in un’isola minore non interconnessa. Anche in questo caso, se non si è riconosciuti d’ufficio come vulnerabili, si può effettuare domanda con autocertificazione.

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