Blocco accertamenti del Fisco per 2 anni: solo se compili questo modulo

Esiste un metodo per evitare gli accertamenti fiscali da parte dell’agenzia delle entrate per due anni! Ecco come riuscirci.

Immaginate che la Finanza o qualche agente del fisco possa mettersi a frugare tra le vostre carte per rintracciare irregolarità o evasioni delle tasse. Sicuramente è un’idea che non fa piacere a nessuno…

che cos'è concordato preventivo
Blocco degli accertamenti del fisco, come funziona – (lamiapartitaiva.it)

Quando si tratta di burocrazia e di chi la applica, qualche anomalia può sempre saltare fuori. L’Agenzia delle Entrate è poi un burocrate efficientissimo che sicuramente non porterà a conseguenze trascurabili…

Esiste in realtà un modo per evitare questi controlli per un periodo di 2 anni; questo metodo è stato recentemente approvato dal governo ed è diventato legge dello Stato. Si chiama Concordato preventivo.

Concordato preventivo, cos’è e come si applica

C’è chi la ama e chi la odia, chi sostiene che sia un’agevolazione per gli evasori e chi invece lo ritiene un ottimo sistema per ristabilire l’armonia tra l’amministrazione fiscale e i contribuenti, contemporaneamente cooperando dell’incrementare le entrate fiscali. Questa misura consente ai lavoratori autonomi e alle piccole imprese di evitare i controlli del Fisco per la durata di due anni. 

Con questo fine si stabilisce un accordo tra il Contribuente e il Fisco per il quale si dichiarano in anticipo le tasse che si andranno a versare per il successivo biennio. L’Agenzia delle entrate inoltre proporrà un importo fisso di imposte da versare per i prossimi due anni, con il vantaggio per il contribuente di non versare differenze, nel caso in cui dovesse incassare più di quanto aveva calcolato.

che cos'è concordato preventivo
Concordato preventivo, come funziona? -(lamiapartitaiva.it)

Ovviamente la conseguenza si ha anche in senso inverso: se dovesse incassare di meno, il contribuente pagherebbe più di quanto ha guadagnato.

L’adesione non è obbligatoria ovviamente, e chi dovesse decidere di non aderire sarà soggetto ai normali controlli in caso di anomalie. Tuttavia secondo una stima del Sole 24 Ore, le possibilità che codesti controlli siano effettivamente svolti è solo del 5%. Per aderire al Concordato è necessario che i Contribuenti accettino la proposta dell’Agenzia delle Entrate e portino a termine delle procedure. Esse consistono in:

  1. Inviare la dichiarazione dei redditi per l’adesione entro il 15 ottobre 2024
  2. Versare il secondo acconto 2024
  3. Completare il versamento includendo eventuali importi aggiuntivi derivanti dall’adesione, entro la scadenza del 30 novembre.

L’obiettivo del Governo sarebbe, tramite questa procedura, quello di incoraggiare la compliance fiscale, incrementando la base imponibile e le entrate fiscali, pur non fornendo stime dettagliate sull’effettivo impatto. Nonostante le intenzioni positive, le opposizioni politiche non sono mancate nell’esprimere i dubbi che la misura ha portato, temendo che questa possa portare vantaggio a chi ha avuto comportamenti evasivi, anziché promuovere un sistema fiscale più sincero.

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