Bollette: aumenti in arrivo per luce e gas, ecco di quanto

Bollette gas e luce ancora in salita. Non c’è pace per le famiglie italiane che, in vista dell’inverno, dovranno fare i conti con ulteriori rincari, annunciati dall’Arera.

La stagione fredda è ormai alle porte. Le giornate iniziano ad accorciarsi e le temperature ad abbassarsi. Questo significa, per forza di cose, un maggior consumo di luce e gas. Per le famiglie italiane, però, all’orizzonte sembra esserci l’ennesima sofferenza. Il presidente di Nomisma energia, Davide Tabarelli, alla vigilia della comunicazione dell’Arera sulle nuove tariffe, ha infatti annunciato come, anche per l’ultimo trimestre 2023, ci saranno aumenti sull’energia.

Aumenti di gas e luce per l’ultimo trimestre 2023

Tabarelli ha spiegato come “gli indici saranno rivisti al rialzo” e che per l’elettricità si va verso 27 centesimi di euro per kWh (+12%), “che è comunque sempre meno della metà di un anno fa”. Per il combustibile, invece, il rialzo sarà del 9%.

Sul tema è intervenuto anche il presidente di Arera, l’Autorità di regolazione di energia, acqua, rifiuti. Stefano Besseghini ha predicato calma e spiegato come sia ancora presto per avere un quadro definito al dettaglio. “Dobbiamo ancora avere un approccio cauto e attento riguardo la situazione del sistema energetico – ha spiegato Besseghini – Stiamo vedendo un settore in evoluzione, che ha messo in campo iniziative di diversificazione, una flessibilità molto maggiore rispetto a prima. Non abbiamo più i prezzi che mordono come un anno fa, nessuno si illude di avere i livelli del 2019, la cosiddetta serie storica. Abbiamo una componente inflattiva molto più rilevante e rimangono oscillazioni importanti. Per questa ragione, prevediamo aumenti, poiché le oscillazioni sui mercati sono significative e ribattono sul prossimo trimestre“.

Una pila di bollette
Immagine | Unsplash @Alexander Grey – Lamiapartitaiva.it

Lo stesso Besseghini ha poi analizzato come l’Italia ha affrontato la crisi energetica del 2022. “Usciamo come paese con un voto abbondantemente sufficiente: i momenti delicati sono stati tanti, le risorse messe sul tavolo che il settore energetico ha assorbito sono state significative, ma grazie alla concomitanza del clima mite nello scorso inverno abbiamo attraversato e superato una fase di grande preoccupazione – ha specificato – Nel complesso le cose fatte cose hanno funzionato, il settore industriale ha contribuito in maniera rilevante così come ha fatto il retail“.

Il Governo e il nucleare

Si è espresso sulla situazione energetica italiana anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, che ha sottolineato la potenziale importanza dell’energia nucleare. Per lui l’apporto del nucleare “potrebbe supportare la transizione dei sistemi energetici verso una sempre maggiore incidenza nel mix energetico dell’energia rinnovabile. Non si tratta di proporre il ricorso in Italia alle vecchie centrali nucleari di grande taglia ma di valutare le nuove tecnologie più sicure, quali gli small e micro modular reactor, i reattori nucleari di quarta generazione allo studio, all’interno di uno scenario politico ed economico in grande mutamento e non privo di tensioni e turbative“.

Una soluzione percorribile in ottica futura, ma non di certo immediata. Nell’immediato, invece, ci saranno i già citati rincari e sarà da capire se il Governo, in qualche modo, deciderà di intervenire come già fatto in passato a sostegno delle fasce più deboli della popolazione.

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