Bonifico e giroconto: adesso arrivano controlli del Fisco e multe, quali criteri seguire

Chi non paga le tasse e cerca di privarsi dei propri averi per non ricevere cartelle esattoriali commette un reato molto grave. Quale?

Nel nostro ordinamento, l’evasione fiscale è considerata reato soltanto se le somme oggetto di raggiro ai danni dell’Erario oltrepassano una determinata soglia.

bonifico per svuotare il patrimonio
Per evitare di essere aggrediti dai creditori, ci si può liberare del proprio patrimonio (lamiapartitaiva.it)

Per esempio, è reato l’omesso pagamento dell’IVA soltanto se viene superato il limite di 100 mila euro per ciascun anno di imposta.

Le soglie sono differenti in base alla tipologia di illecito.

Chi, dunque, non supera le soglie legali, soggiace solo ad una sanzione tributaria. Oltre, infatti, al versamento dell’imposta non versata dovrà corrispondere una mora, cioè una sovrattassa.

Se non si provvede al pagamento della somma dovuta, poi, il Fisco procede con la riscossione forzata, tramite la notifica delle cartelle esattoriali e il pignoramento.

Commette reato chi tenta di sottrarsi al pagamento dei debiti per il mancato versamento di IRPEF, IRES o IVA per un totale maggiore di 50 mila euro, ricorrendo ad un pericoloso stratagemma.

Molti contribuenti, infatti, si spogliano del patrimonio personale (tramite vendite o donazioni), per evitare che possa essere attaccato dai creditori. In questo caso, però, si commette il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: quali sono gli elementi per l’imputazione?

Affinché possa sussistere il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, la Corte di Cassazione ha chiarito che la soglia di 50 mila euro non va considerata in relazione all’anno d’imposta di riferimento ma alle somme pretese dal Fisco che si vogliono sottrarre illegalmente.

reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte
In cosa consiste il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte? (lamiapartitaiva.it)

Se, però, nonostante gli atti diretti a spogliarsi del proprio patrimonio, il contribuente risulta ancora intestatario di alcuni beni pignorabili, il reato non si perfeziona. È il caso, ad esempio, di un soggetto che, dopo aver intestato la casa ai figli, rimane titolare di un cospicuo conto in banca.

Nel caso in cui nel patrimonio del debitore rientri solo del denaro depositato su un conto corrente, la sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte si verifica anche se, tramite bonifico o giroconto, vengono trasferire tutte le somme su un altro conto corrente.

A sancire tale principio è stata la Corte di Cassazione che ha chiarito anche che, per la configurazione del reato, il limite di 50 mila euro si riferisce all’intera pretesa del Fisco.

Lo svuotamento del conto corrente del soggetto debitore, che non ha pagato le imposte o provveduto al saldo delle cartelle esattoriali può, dunque, costituire il reato di sottrazione fraudolenta anche se le somme sono spostate su un diverso conto attraverso bonifici o ulteriori strumenti tracciabili.

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