Ecco quali sono le forme di sostegno per il lavoro domestico disponibili nel corso del 2024. I requisiti e gli importi
Da anni quella della casalinga o del casalingo è considerata un’attività vera r propria, riconosciuta anche dalla Corte Costituzionale che ha stabilito in tal modo che essa goda di tutte le tutele che la Costituzione prevede nel suo articolo numero 35.
![Le forme di sostegno per casalinghe e casalinghi](https://www.lamiapartitaiva.it/wp-content/uploads/2024/04/pulire-i-vetri_01042024_lamiapartitaiva.it_.jpg)
Occuparsi della cura della casa e della crescita dei figli non rappresenta dunque un’attività da relegare in secondo piano in termini di importanza e per tale motivo sono stati anche rese disponibili specifiche forme di sostegno rivolte a chi decide di non lavorare per dedicarsi appieno all’ambiente domestico a 360 gradi. Scopriamo dunque quali sono quelle previste per il 2024.
Forme di sostegno per casalinghe e casalinghi: di cosa si tratta
Pur trattandosi di lavori non retribuiti, le attività svolte da casalinghi e casalinghe derivano da responsabilità familiari e non devono pertanto essere sottovalutate. Spesso si arriva a rinunciare alla carriera lavorativa per far crescere nel modo migliore i propri figli seguendoli passo passo e garantendo loro un ambiente domestico impeccabile. Si è arrivati addirittura a effettuare degli studi sulle somme che il lavoro domestico potrebbe garantire se venisse retribuito e si parla (dati del 2014) di circa 7000 euro. Ebbene mediante versamenti volontari e a patto che si sottoscriva una copertura assicurativa, vi è la possibilità di accedere ad una pensione.
![Pensione per casalinghi e casalinghe, i requisiti](https://www.lamiapartitaiva.it/wp-content/uploads/2024/04/cucinare_01042024_lamiapartitaiva.it_.jpg)
Il Fondo Inps di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari è stato istituito con il DL 565 del 1996 e prevede l’iscrizione volontaria. Occorre avere un’età compresa tra 16 e 65 anni ed è necessaria l’iscrizione all’Inail sottoscrivendo una polizza assicurativa. Il tutto è possibile senza costi d’iscrizione: effettuando versamenti volontari della contribuzione con un minimo di 309,84 euro e maturando almeno cinque anni di contributi (1549,20 euro da versare) si potrà accedere alla pensione di vecchiaia o a quella di inabilità.
Nel primo caso l’età richiesta è pari a 57 anni ma l’importo maturato dovrà essere almeno uguale all’assegno sociale maggiorato del 20% pertanto non meno di 640 euro. In caso contrario bisognerà attendere i 65 anni prima di ricevere la pensione di vecchiaia. Da segnalare inoltre che è possibile a 67 anni fare domanda per l’assegno sociale il cui importo riconosciuto per tredici mensilità è pari a 534,41 euro. Il reddito personale dovrà essere pari a zero e quello coniugale inferiore a 6.947,33 euro.