Conto Termico 3.0: al via da domani gli incentivi per l’efficienza energetica in Italia

Sonia Rinaldi

25 Dicembre 2025

Roma, 25 dicembre 2025 – Con l’adozione delle regole applicative lo scorso 19 dicembre, il nuovo sistema di incentivi è pronto a partire. La notizia, attesa da mesi, è stata confermata ieri dal Ministero dell’Economia poco dopo le 14. Un segnale importante per aziende, professionisti e associazioni di categoria, che nelle settimane scorse avevano più volte chiesto chiarezza su tempi e modalità di accesso agli strumenti previsti dal decreto di ottobre.

Le regole applicative pubblicate il 19 dicembre

Il provvedimento – firmato dal direttore generale del Dipartimento Politiche di Sviluppo – stabilisce i criteri, le procedure e i tempi per richiedere i nuovi incentivi. Solo con queste regole il quadro normativo è completo. Fonti ministeriali spiegano che la questione era rimasta ferma per più di un mese: “Abbiamo dovuto mettere d’accordo varie direzioni, aspettare pareri tecnici e assicurarci che il sistema informatico fosse pronto”, ha detto un dirigente.

L’adozione è arrivata a ridosso delle festività natalizie, proprio per permettere agli uffici e agli operatori di avviare le pratiche già dai primi giorni del nuovo anno. “Non vogliamo perdere tempo”, ha ribadito il sottosegretario al Ministero dell’Economia Andrea Fabbri durante un incontro con la stampa. Per molti nel settore, il via libera alle regole era l’ultimo scoglio burocratico da superare.

Chi può accedere agli incentivi e come

Secondo le regole, le aziende registrate in Italia potranno presentare domanda dal 15 gennaio 2026. La procedura sarà tutta online, tramite il portale dedicato (www.incentivi.gov.it), attivo dalle 9 del mattino di quella data. Le richieste saranno esaminate in ordine di arrivo, fino a esaurire i fondi stanziati – circa 500 milioni di euro per il primo anno.

Una parte di questi soldi sarà riservata alle piccole e medie imprese con meno di cinquanta dipendenti. Gli uffici ministeriali hanno avvertito: niente domande incomplete o senza la documentazione richiesta. Il responsabile dell’Area Incentivi ha spiegato: “La procedura è semplice ma rigorosa. Vogliamo premiare chi investe e innova, senza lasciare spazio a frodi o errori”.

I settori coinvolti e le finalità

Gli incentivi puntano a sostenere investimenti in tecnologie digitali, risparmio energetico e formazione avanzata. Il cuore della misura è la transizione verde e digitale, in linea con gli obiettivi europei per il 2030. In concreto, si finanzieranno progetti che prevedono l’acquisto di nuovi macchinari, software gestionali all’avanguardia o sistemi per ridurre i consumi energetici.

Particolare attenzione andrà a chi promuove l’occupazione giovanile e la parità di genere sul lavoro. Alcune linee guida prevedono bonus extra per le imprese che assumono giovani under 35 o donne con contratti stabili. “Non basta solo puntare sulla tecnologia”, ha detto Chiara Reali, presidente dell’Associazione Imprese Verdi. “Serve anche creare lavoro buono e duraturo”.

Prossimi passi e attese del mondo produttivo

Il portale dovrebbe essere operativo nei primi giorni di gennaio. Dal Ministero assicurano che ci saranno sessioni formative online per aiutare le aziende nella compilazione delle domande. Secondo i tecnici coinvolti nel progetto, i fondi potrebbero finire rapidamente: “L’interesse è molto alto”, ha confermato una funzionaria del Dipartimento Sviluppo.

Resta però qualche dubbio sui tempi per ricevere i contributi: i primi pagamenti potrebbero arrivare entro aprile 2026. Ma l’esperienza degli anni scorsi invita alla prudenza: “Ogni nuova misura richiede tempo per ingranare”, ammette Fabbri.

In sintesi, con le regole applicative finalmente pronte, la strada verso l’avvio degli incentivi sembra spianata. Ora resta da vedere come reagirà il mondo produttivo: il conto alla rovescia verso il 15 gennaio è già cominciato nelle sedi delle associazioni di categoria e negli uffici delle piccole imprese in provincia. “Era ora”, ha sospirato stamattina Marco D’Amico, titolare di una ditta informatica a Pomezia. Dietro questa semplice frase si nasconde tutta la speranza – ma anche qualche timore – che accompagna ogni novità amministrativa nel nostro Paese.

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