Dichiarazione dei redditi, nulla sarà come prima

Il Fisco italiano si rinnova. Ecco come sarà sostituito il Modello 730: un tentativo di semplificare le procedure

Una svolta epocale attende i contribuenti italiani: il Modello 730 precompilato sarà presto un ricordo del passato. L’annuncio arriva direttamente dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Ecco come cambia, allora, la dichiarazione dei redditi in Italia.

Dichiarazione redditi, nulla come prima
Dichiarazione dei redditi: un cambio epocale – (lamiapartitaiva.it)

Secondo quanto dichiarato da Ruffini, questa svolta epocale non solo renderà la procedura molto più semplice. Ma consentirà ai contribuenti di interagire con l’Agenzia delle Entrate e segnalare eventuali errori e/o omissioni da parte del Fisco. Andiamo a vedere, allora, in che cosa consiste, effettivamente, questa riforma del Modello 730.

Come cambia la dichiarazione dei redditi in Italia

Il Modello 730 sarà sostituito da un questionario fiscale più snello e intuitivo. Questa innovazione è stata annunciata da Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, sottolineando che la procedura per dichiarare i redditi diventerà più agevole e intuitiva.

Dichiarazione redditi, nulla come prima
Cambia la dichiarazione dei redditi: l’annuncio del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini foto: Ansa – (lamiapartitaiva.it)

Il nuovo modulo fiscale sarà caratterizzato da una maggiore semplicità e sarà fondato su informazioni già acquisite dall’apparato fiscale. I contribuenti dovranno solamente confermare o correggere dati e numeri, mentre eventuali discrepanze potranno essere facilmente rettificate attraverso un procedimento guidato.

Grazie all’inserimento preliminare dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate, confermati poi dai contribuenti stessi, non sarà più necessario sottoporre tali informazioni a ulteriori controlli, come avviene attualmente. Questa storica semplificazione, che agevolerà tanto gli utenti quanto gli operatori dell’Agenzia, è il risultato del decreto “Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari” emanato l’8 gennaio 2024.

La vera rivoluzione avverrà dopo maggio 2024 e coinvolgerà lavoratori dipendenti e pensionati, escludendo però le partite IVA. In questa fase iniziale, né i Caf, né i ragionieri, né i commercialisti avranno accesso al nuovo questionario fiscale. Tuttavia, poiché si tratta di una trasformazione di ampia portata, per tutto il 2024 il vecchio sistema coesisterà con il nuovo e i contribuenti potranno scegliere quale utilizzare.

Lo stesso Ruffini ha sottolineato come oggi il contribuente possa avere ora l’opportunità di verificare le informazioni proposte dall’Agenzia delle Entrate (ed eventualmente modificarle) tramite un’applicazione web dedicata alla dichiarazione precompilata, seguendo un percorso guidato e con un linguaggio semplificato.

Successivamente, i dati confermati o modificati saranno automaticamente trasferiti nei campi corrispondenti della dichiarazione, senza che il contribuente debba consultare le istruzioni o conoscere i codici da inserire nei vari campi del modello dichiarativo. Se dovesse esserci qualche dato mancante o non corrispondente, il contribuente sarà informato sui motivi dell’omissione e sarà assistito attraverso un percorso guidato.

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