Dollaro, bitcoin e Wall Street esultano per Trump: tutti i mercati in festa solo per questo motivo

Tutti i mercati in festa per la vittoria di Trump, ma vi siete chiesti il motivo? Ecco i dettagli e le curiosità della vicenda

Wall Street ha appena vissuto un momento di festeggiamenti in risposta alla schiacciante vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali americane. Sorprendentemente, questo entusiasmo non si estende a tutte le parti del globo. Infatti, in Asia ed Europa, ci sono segnali di preoccupazione, specialmente riguardo all’impatto dei potenziali dazi economici. L’eco di queste elezioni risuona non solo nei mercati azionari, ma ha anche un effetto su valute e criptovalute, in un quadro finanziario in continuo movimento.

La reazione dei mercati finanziari è stata, per certi versi, un ossimoro. Mentre Wall Street balla sulle note della vittoria di Trump, con il dollaro e il Bitcoin che segnano nuovi record, le Borse europee e asiatiche non ce la fanno a seguire il ritmo. Ad esempio, il valore della Borsa, in particolare il Nasdaq, ha visto un balzo incredibile, trainato da società come Tesla, il cui valore è addirittura cresciuto del 14%. I rendimenti dei titoli di Stato americani sono volati anch’essi, mentre al contrario, le materie prime, come il petrolio, hanno registrato un calo generale. Questa disparità di reazioni fa riflettere sull’instabilità e sulla tensione dei mercati globali. Quando i risultati delle elezioni hanno cominciato a prendere forma, la Borsa cinese ha reagito negativamente, allargando un divario con Tokyo, che ha invece mostrato una crescita del 2,6%. E questo si traduce in un quadro che sembra sempre più frammentato, con diversi sentimenti in atto in giro per il mondo.

Dazi e preoccupazioni globali

Sui mercati europei, l’avvio è stato inizialmente positivo, incoraggiato dai futures di Wall Street, che promettevano un’apertura brillante. Tuttavia, le preoccupazioni emergenti riguardo ai dazi e alle rispettive ripercussioni sui settori dell’auto e delle energie rinnovabili, hanno rapidamente cambiato il tono della giornata. Milano ha chiuso con un calo dell’1,54%, Francoforte ha seguito con una perdita dell’1,13%, e così via. Questo scenario è stato accompagnato dall’avvertenza di Luis de Guindos, vice-presidente della BCE, che ha messo in guardia sull’impatto devastante che potrebbero avere i potenziali dazi imposti da Trump. De Guindos non ha usato giri di parole: “Le lievi misure come la creazione di dazi del 60% contro la Cina possono provocare un enorme effetto”, sottolineando la vitalità del commercio globale e i rischi connessi.

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Trump e la nuova era economica: riforme o rischi?

Con i mercati americani che applaudono, si nota una crescente divisione di prospettive su come sarà il futuro economico con Trump alla guida. Gli investitori, in particolare, stanno cercando di comporre il puzzle del cosiddetto “Trump trade“. Sulla sponda americana, il risultato elettorale è percepito come un segnale favorevole, soprattutto per la stabilità che porta. Tagli fiscali e deregolamentazione sono all’ordine del giorno, e si prevede che queste misure possano stimolare una crescita significativa per l’economia statunitense. Tuttavia, va notato che il rischio di un’aumentata inflazione è dietro l’angolo, complicando il piano della Federal Reserve di mantenere i tassi d’interesse sotto controllo. In questa danza incerta, i dati economici anche e soprattutto su debito e deficit nazionale, portano a riflessioni profonde su quello che sarà il futuro. Nonostante le incertezze, i mercati azionari rimangono ottimisti, mostrando una fiducia recuperata, ma le ombre sul davanti continuano a agitare l’atmosfera.

Valute e criptovalute: una danza volatile

Le valute globali seguono il vento economico, con il dollaro statunitense che guadagna terreno su tutte le principali monete, in particolare sull’euro, che ha visto delle perdite che gli hanno fatto raggiungere minimi dal 2016. E mentre le valute tradizionali si fanno battute, nel mondo delle criptovalute è il Bitcoin a fare notizia, toccando picchi storici e preparando il terreno per possibili soglie senza precedenti. “La promessa di Trump di posizionare gli Stati Uniti come leader nel settore delle criptovalute ha ridato vigore al Bitcoin”, che ha toccato oltre 75mila dollari, avvicinandosi a livelli che sembravano inimmaginabili solo poco tempo fa. È un gioco al rialzo, ma gli investitori dovranno considerare anche i rischi associati a questa grande scommessa economica e a come la politica possa influenzare tutto questo con un’unica mossa. Le trame si infittiscono, e il futuro delle finanze globali si fa sempre più intricato.

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