Gli errori comuni che non bisogna fare nell’ISEE per non perdere le agevolazioni: ecco quali sono

Ci sono errori comuni che fanno alzare il valore dell’ISEE oppure che hanno come conseguenza la perdita delle agevolazioni.

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente permette di accedere a numerose agevolazioni ma occorrerà avere un valore non elevato per una vera convenienza. Attenzione, dunque, agli errori da non commettere mai.

Modello ISEE, gli errori da non commettere
ISEE 2024, come evitare errori (Lamiapartitaiva.it)

I contribuenti ad inizio anno si trovano a dover calcolare l’ISEE per poter richiedere Bonus e agevolazioni. L’Indicatore riporta un quadro della situazione patrimoniale e reddituale delle famiglie italiane basandosi su variabili quali la giacenza media sul conto, la quota di capitale residuo del mutuo, i Titoli di Stato, la dichiarazione dei redditi. Tante informazioni che dovranno essere inserite nella Dichiarazione Sostitutiva Unica. Il documento si può compilare online in autonomia accedendo al portale dell’INPS tramite credenziali digitali. In alternativa si potrà chiedere l’aiuto di CAF e Patronati che presteranno assistenza gratuitamente.

Chi agisce da solo dovrà prestare molta attenzione alle informazioni inserite nella DSU. Non bisognerà omettere alcun dato né dare indicazioni false per cercare di ottenere un valore minore. Gli errori se scoperti durante le verifiche dell’INPS potrebbero costare caro come la perdita dell’agevolazione. In altri casi, invece, gli errori potrebbero far aumentare il valore ISEE negando l’accesso a Bonus che spetterebbero con un calcolo esatto.

Gli errori da non commettere compilando la DSU per l’ISEE

L’errore comune commesso dai contribuenti riguarda la casa principale. Questa non entra nell’ISEE a meno che non abbia un valore molto elevato. In ogni caso resta un elemento che prevede l’abbattimento di una quota per non far gravare troppo l’immobile sul conteggio finale. Accedendo alla DSU precompilata si noterà che il sistema chiede conferma del fatto che la casa in cui si risiede sia rimasta da un anno all’altro quella principale.

Isee e casa principale, l'errore da verificare
Come compilare correttamente l’ISEE (Lamiapartitaiva.it)

Il contribuente, dunque, dovrà avere l’accortezza di indicare che l’immobile di proprietà è abitazione principale. Occorre prestare attenzione, poi, nel caso in cui la casa risulti intestata ad entrambi i coniugi. Si rischia che passi come seconda casa. Bisogna fare attenzione a inserire l’immobile come abitazione principale per poter ottenere la detrazione che abbasserà il valore ISEE. Il tasto da spuntare è “abitazione principale del nucleo“.

Un semplice click che se dimenticato potrebbe alterare il valore dell’Indicatore con la conseguenza di non avere diritto alla richiesta di alcuni Bonus e agevolazioni o di percepire importi più bassi di quelli spettanti. Ricordiamo che accorgendosi di un ISEE sbagliato si potrà rettificare la propria posizione tramite due modalità, il modello integrativo FC3 o la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica.

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