In pensione a 56 anni è ancora possibile, ma sono in molti a non saperlo e non presentano la domanda

Il legislatore italiano prevede alcune agevolazioni per coloro i quali sono in una condizione particolare: ma la normativa non è molto conosciuta. 

Il mondo del lavoro è composto da numerose categorie al suo interno: tra questi, una fetta consistente è senza dubbio composta dai cd dipendenti invalidi. È una categoria molto presente tra le file della classe lavoratrice, in quanto, per fortuna, il sistema consente anche a chi non è abile al 100% di poter svolgere un’attività ed essere regolarmente retribuito. Questo perché il legislatore ha sempre riconosciuto il diritto a chiunque di poter trovare soddisfazione anche attraverso il lavoro. E dunque, una loro completa esclusione avrebbe compromesso questo diritto che, in più occasioni, i tribunali hanno garantito e tutelato.

In pensione a 56 anni
Ci sono alcuni casi in cui al lavoratore è concesso di andare in pensione prima – lamiapartitaiva.it

In Italia, dunque, i lavoratori dipendenti che vivono in una condizione di invalidità e l’Inps riconosce loro un grado di inabilità superiore all’80 per cento posso accedere ad un tipo di pensione anticipata che porta il nome di “pensione anticipata”. Ovviamente, per poter accedere a questo beneficio, il legislatore ha previsto alcuni requisiti mentre in altri casi ha abbassato alcune soglie che solitamente richiede per la pensione classica. Partiamo dal dato anagrafico: se il dipendente vuole accedere alla pensione anticipata non dovrà aspettare l’età media prevista ma può farlo con prima. Inoltre, la pensione anticipata è diretta solamente a chi è impegnato nel mondo del lavoro privato e soddisfa i requisiti prefissati.

Pensione di invalidità, ecco i requisiti per poterla chiedere

Passiamo ora ai requisiti per poter accedere alla pensione di vecchiata anticipata. In particolare, il legislatore ha previsto due punti che devono essere soddisfatti.

In pensione a 56 anni
Due i requisiti richiesti dal legislatore per poter accedere anticipatamente alla pensione – lamiapartitaiva.it

Il primo è chiaramente quello attinente al grado di invalidità. Chi ha pensato al questo sistema ha previsto che l’Inps debba riconoscere al lavoratore almeno un grado di invalidità pari o superiore all’80 per cento. Il secondo criterio fissato è quello dell’età legata ai contributi. Per l’anno corrente, l’età minima è di 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini. Accendendo i riflettori invece sui contributi, è bene sottolineare che il dipendente deve aver versato al sistema previdenziale almeno 20 anni di contributi. Come tutte le pensioni, il dipendente ad un certo punto della sua carriere dovrà presentare la domanda. In questo caso, è concessa una finestra mobile della durata di 12 mesi: la finestra mobile è l’arco temporale in cui è concessa la possibilità di presentare la domanda all’Inps. Interessante è anche il fatto che coloro i quali ricevono un assegno di invalidità ordinario possono ottenere la trasformazione del loro assegno nella pensione di vecchiaia anticipata. Devono però sapere che per farlo hanno bisogno di tutta la documentazione minima che attesti il loro grado di invalidità da parte dell’Inps.

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