La pesca del granchio blu, tutti gli indennizzi

L’accesso ai fondi per contrastare la diffusione del granchio blu a favore di consorzi, imprese di acquacoltura e della pesca

L’accesso ai fondi per contrastare la diffusione del granchio blu, il quale sta minacciando l’attività di pesca e acquacoltura nei nostri mari potrà essere effettuato tramite presentazione di apposite istanze a partire dal 16 novembre 2023.

Con il Decreto Legge 104/2023 (art.10), è stata autorizzata la spesa di 2.900.000,00 euro a favore dei consorzi, delle imprese di acquacoltura e della pesca che si occupano della cattura e dello smaltimento della predetta specie. 

Il decreto legge per la pesca del granchio blu, come ottenere i fondi

Questa misura è entrata in vigore a partire dal 1° agosto 2023. Tuttavia, nonostante la buona intenzione del governo nell’affrontare il problema del granchio blu, molte imprese ritengono che le risorse stanziate siano insufficienti a coprire i costi effettivi sostenuti.

Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) ha emesso il Decreto Ministeriale del 23 ottobre 2023, prot. 0587931, per regolamentare le modalità di accesso a queste risorse.

Granchio blu
Foto | Wikimedia Commons @The Children’s Museum of Indianapolis – Lamiapartitaiva.it

 

Secondo questo decreto possono beneficiare delle risorse stanziate i consorzi e le imprese dell’acquacoltura e della pesca che abbiano effettivamente catturato e smaltito il granchio blu. Tuttavia, per le imprese di pesca, è necessario essere iscritti al Registro Imprese di Pesca (R.I.P.) per poter beneficiare del contributo, altrimenti verranno esclusi.

L’articolo 4 del Decreto definisce i costi ammissibili per l’accesso al contributo: si tratta dei costi sostenuti per la cattura e lo smaltimento del granchio blu, che includono:

  • l’acquisto di attrezzi da pesca appositamente utilizzati per la cattura, come nasse, reti da posta e gabbie, oltre a teli di contenimento.
  • Inoltre, sono ammissibili le spese sostenute per lo smaltimento del granchio blu in stabilimenti italiani registrati ai sensi del Regolamento (CE) 1069/2009 in materia di sottoprodotti di origine animale. Queste spese comprendono il trasporto dei granchi blu presso gli impianti autorizzati allo smaltimento, come noleggio carrelli elevatori, celle frigorifere, contenitori per scarti e cassette in plastica.

Va notato che sono ammissibili solo le spese sostenute dalla data del 1° agosto 2023 e fino al 31 ottobre 2023.  L’acquisto di attrezzi da pesca trainati non è coperto dal contributo.

Il contributo sarà concesso nella forma di contributo a fondo perduto, con le seguenti percentuali:

  • 80% dei costi effettivamente sostenuti per le attività di cattura.
  • 100% dei costi effettivamente sostenuti per lo smaltimento.

Per richiedere il contributo, è necessario presentare:

  • copie delle fatture intestate al beneficiario,
  • comprensive delle relative quietanze e documentazione bancaria o postale che attesti l’avvenuto pagamento.
  • In caso di spese di smaltimento, è richiesta anche un’attestazione di avvenuto smaltimento rilasciata dagli stabilimenti italiani riconosciuti o registrati ai sensi del Regolamento (CE) 1069/2009.

contributi possono essere cumulati con qualsiasi altro aiuto di Stato in relazione agli stessi costi ammissibili, a condizione che ciò non porti al superamento dei limiti stabiliti dal presente decreto. Tuttavia, il cumulo non è ammesso se supera i limiti di aiuti stabiliti dal Regolamento (UE) 2021/1139 o se supera gli aiuti “de minimis” stabiliti dal presente decreto.

Per presentare le istanze, i soggetti richiedenti dovranno accedere alla piattaforma online attivata sul sito istituzionale del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

Il portale informatico dedicato sarà disponibile dal 16 novembre 2023 alle ore 10:00 fino al 24 novembre 2023 alle ore 24:00.

In caso di problemi durante l’inserimento delle richieste, è possibile contattare il MASAF all’indirizzo email pemac4@masaf.gov.it, indicando un recapito telefonico per un contatto diretto.

In conclusione, sebbene il governo abbia stanziato fondi per affrontare il problema del granchio blu, molte imprese ritengono che le risorse siano insufficienti a coprire i costi sostenuti.

L’accesso a questi contributi richiede un processo accurato di documentazione e la conformità a determinati requisiti. Resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a sostenere il settore della pesca e dell’acquacoltura nella lotta contro il granchio blu e a garantire la sostenibilità delle attività marine.

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