Niente Bonus e rimborsi se hai debiti: novità choc che mette nei guai le famiglie

Arriva una batosta dal Governo: se hai debiti non hai più diritto a Bonus e rimborsi. Ecco cosa possiamo aspettarci da questa novità.

È arrivata una brutta notizia per tutti i debitori: non sarà più possibile ricevere Bonus e rimborsi. Questa misura era prevista da qualche anno, risultando nella nuova disciplina della riscossione. Questa riscrive quello che è stato deciso nel 1973, con l’articolo 28-ter del Dpr 602.

Niente più bonus e rimborsi per i debiti
Il Governo conferma: arriva l’addio a Bonus e rimborsi per chi ha i debiti – Lamiapartitaiva.it

Questo permetteva la compensazione volontaria con crediti d’imposta per i debiti che gravano sul contribuente. Questa poteva essere rifiutata e ricevere il rimborso delle tasse spettante.

Con i cambiamenti recenti, però, le cose cambiano drasticamente, risultando in una situazione molto difficile per i debitori. Questi, infatti, non avranno più diritto ai rimborsi a seguito della nuova disciplina. Questo cambiamento drastico rappresenta una stangata non da poco per i contribuenti debitori, che si troveranno con opzioni molto più limitate da ora in poi.

Debiti, niente Bonus e rimborsi: cosa è cambiato

Sta arrivando, infatti , il blocco totale dei rimborsi fiscali per chi ha debiti iscritti a ruolo e decide di rifiutare la compensazione volontaria. Le somme spettanti, in questo caso, restano in mano all’agente di riscossione fino al 31 dicembre dell’anno successivo.

Cosa cambia per rimborsi e Bonus per chi ha debiti
Ecco cosa cambia per rimborsi e Bonus per chi ha debiti con la nuova disciplina – Lamiapartitaiva.it

L’Agenzia delle Entrate dovrà quindi controllare se il beneficiario del rimborso ha debiti iscritti a ruolo o meno. In questo caso l’agente di riscossione notificherà il debitore, dandogli l’opzione per la compensazione volontaria dei crediti d’imposta entro 60 giorni. In caso questa venga accettata l’agente di riscossione verserà a suo favore le somme del debito e rimborserà la parte in eccesso direttamente al contribuente.

Se invece il contribuente rifiuta il debito andrà riscosso in altro modo, come il pignoramento. Arrivano, inoltre, delle novità importanti: il pagamento con compensazione volontaria vale solo per i rimborsi sopra ai 500 euro. Bisognerà inoltre verificare che il beneficiario e sui suoi inadempimenti sull’obbligo di versamento in caso di notifiche di cartelle esattoriali affidate all’agente di riscossione.

Altre modifiche riguardano il blocco dei rimborsi, che avvengono se il contribuente decide di rifiutare la compensazione volontaria. In base a questa decisione, le somme che possono essere rimborsate vengono, come già accennate, tenute dall’agente di riscossione fino al 31 dicembre dell’anno successivo. Questo è per permettere la riscossione del debito tramite azione esecutiva in futuro.

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