Quest’anno, coloro che hanno omesso tale dichiarazione hanno ancora una possibilità per mettersi in regola, grazie alla finestra temporale offerta dal ravvedimento operoso
Per i proprietari di immobili, la dichiarazione Imu rappresenta un adempimento fiscale di fondamentale importanza. Quest’anno, coloro che hanno omesso tale dichiarazione hanno ancora una possibilità per mettersi in regola, grazie alla finestra temporale offerta dal ravvedimento operoso. La scadenza originaria del 30 giugno 2024 è stata eccezionalmente prorogata al 1° luglio, ma il vero appuntamento da cerchiare in rosso sul calendario è ora il 30 settembre.
La finestra del ravvedimento operoso
Il ravvedimento operoso si presenta come un’opportunità preziosa per tutti coloro che si sono accorti di aver mancato la scadenza del 1° luglio per la presentazione della dichiarazione Imu.
Fino al 30 settembre, infatti, è possibile sanare l’omissione beneficiando di sanzioni ridotte rispetto a quelle ordinarie. Questa procedura consente ai contribuenti inadempienti di evitare le pesanti multe previste in caso di mancata o tardiva dichiarazione.
Le condizioni per il ravvedimento
Il ravvedimento operoso non è una carta bianca per l’evasione fiscale; esso prevede specifiche condizioni e termini entro cui agire. Presentando la dichiarazione entro il termine del 30 settembre tramite questa procedura, i contribuenti possono beneficiare di una sanzione notevolmente ridotta: solo un decimo dell’importo che sarebbe dovuto normalmente. È una misura pensata per incentivare la regolarizzazione volontaria delle posizioni fiscali irregolari.
Dopo il 30 settembre: cosa succede?
Anche superato il limite dei 90 giorni dalla scadenza originaria (quindi dopo il 30 settembre), non tutto è perduto. Il sistema prevede ancora la possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso, seppur con sanzioni leggermente più elevate rispetto a quelle applicate entro i termini precedenti. Questa flessibilità dimostra l’intenzione dell’amministrazione fiscale di favorire la conformità volontaria alle normative Imu da parte dei contribuenti.
Chiarimenti importanti dal Mef
Durante Telefisco 2023 sono stati forniti importanti chiarimenti riguardanti le distinzioni tra dichiarazioni tardive e omesse. Secondo quanto comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), non esistono differenze sostanziali tra le due situazioni oltre i termini previsti dal ravvedimento operoso: ciò significa che i contribuenti possono sempre regolarizzare la propria posizione indipendentemente dal momento in cui decidono di farlo.
Modalità e termini della presentazione
La presentazione della dichiarazione Imu deve avvenire attraverso modalità telematiche o cartacee, a seconda delle specifiche circostanze legate all’immobile oggetto della dichiarazione. Il modello Imu/Impi deve essere compilato accuratamente e consegnato entro il termine stabilito ogni anno (per il prossimo anno fissato eccezionalmente al primo luglio).