L’adeguamento delle pensioni previsto per il 2024 è una misura attesa da tempo e necessaria per far fronte agli aumenti degli ultimi anni.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha recentemente confermato un’importante novità per il mondo dei pensionati: un adeguamento all’inflazione del +5,4% sulle pensioni, a partire dal primo giorno del 2024. Questa decisione è frutto della collaborazione tra il Ministero dell’Economia (presieduto da Giancarlo Giorgetti) e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (guidato da Marina Elvira Calderone) e rappresenta un significativo passo avanti nel sostegno al reddito dei cittadini anziani di tutta Italia.
![le pensioni aumenteranno nel 2024](https://www.lamiapartitaiva.it/wp-content/uploads/2023/12/pensioni-15122023-lamiapartitaiva.it_-1.jpg)
Questi adeguamenti rappresentano la prima vera risposta concreta alle preoccupazioni di molti pensionati italiani che, negli ultimi anni, hanno affrontato sfide significative a causa dell’aumento del costo della vita e dell’inflazione. La misura, calcolata sulla base della variazione percentuale dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 7 novembre 2023, mira a bilanciare l’impatto dell’inflazione sul potere d’acquisto dei pensionati.
Buone notizie per i pensioni di tutte le fasce di reddito
L’adeguamento prevede variazioni significative a seconda della fascia di pensione. La pensione minima dovrebbe arrivare ad ammontare 598,61 euro nel 2024, una cifra a cui va poi aggiunta la super rivalutazione dei trattamenti minimi annunciata dal governo. Per quanto riguarda l’assegno sociale, attualmente pari a 503,27 euro, si prevede che la somma finale percepita sarà di 534,40 euro.
Per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo INPS 2023 (cioè circa 2.272 euro lordi mensili), l’aumento potrebbe raggiungere un massimo di 122 euro. Questo incremento varia ovviamente a seconda dell’importo della pensione ricevuta e rappresenta una perequazione totale dell’assegno.
![le pensioni aumenteranno di 130 euro il prossimo anno](https://www.lamiapartitaiva.it/wp-content/uploads/2023/12/pensioni-aumenti-15122023-lamiapartitaiva.it_.jpg)
Nel caso delle pensioni che vanno da 2.272 a 2.840 euro, l’aumento è pari al 4,59%. Ad esempio, un pensionato che riceve 2.500 euro al mese vedrà il proprio assegno aumentare fino a 2.614,75 euro. Per coloro che rientrano nella categoria delle pensioni fra cinque e sei volte il minimo, l’aumento sarà invece del 2,86%.
Gli assegni pensionistici fra sei e otto volte il minimo avranno un incremento del 2,54%, con un massimo di 115,37 euro. Le pensioni fra otto e dieci volte il minimo vedranno un aumento del 1,99%, il che significa un aumento massimo di 112,96 euro. Infine, i pensionati con assegni oltre dieci volte il trattamento minimo potranno giovare di un aumento più modesto, pari all’1,19% a fronte di un’inflazione del 5,4%, risultando in un incremento massimo di 131,60 euro.
In tutti i casi, la novità verrà accolta come un evento positivo da molti pensionati italiani e, spera il governo, anche dal mercato in generale. L’incremento delle pensioni, infatti, non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche un importante strumento di politica economica. Aumentando il reddito disponibile dei pensionati, si stimola la domanda interna e si supporta l’economia nazionale.